DUBAI (EAU) – Prosegue fino al 20 settembre presso il Dubai World Trade Center, dopo l’inaugurazione alla presenza alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti SE Liborio Stellino, la 8^ edizione di “Speciality Food Festival”, uno dei più importanti appuntamenti fieristici del settore agroalimentare di qualità nell’area del Medio Oriente.
Nell’edizione 2016, gli espositori sono stati oltre 230 provenienti da 38 paesi esteri, che
hanno potuto beneficiare della visita di circa 15.000 operatori.
Nonostante la recente fase di rallentamento ciclico indotta dal forte calo delle quotazioni
petrolifere, la domanda per i prodotti alimentari negli EAU tendera’ a crescere nel medio
periodo, in un contesto di continua rapida espansione della base dei consumatori.
Infatti, la popolazione degli Emirati viene prevista in crescita ad un ritmo del 3% all’anno
arrivando a superare gli 11 milioni di abitanti nel 2020, rispetto agli attuali 9,9 milioni. Il
PIL pro capite degli EAU viene stimato in circa 68.000 US$ ed e’ tra i piu’ elevati al
mondo.
Di conseguenza, i consumi di prodotti alimentari beneficiano degli elevati livelli
di richezza che alimentano forti volumi di importazione nonche’ di investimenti diretti
esteri finalizzati a conseguire sicurezza alimentare per il paese. Inoltre, il paese
rappresenta una importante destinazione per il turismo internazionale e meta per lo
shopping, specie dai paesi limitrofi (MENA).
Per le condizioni climatiche avverse (clima arido e vasti deserti) il paese e’ costretto ad
importare circa l’85% del proprio fabbisogno di prodotti alimentari. Nel 2016, il valore
complessivo del mercato al dettaglio e’ stato pari a 10,5 miliardi di Euro, costituito per il
60% dai prodotti alimentari freschi e per il 40% da quelli confezionati.
Le previsioni per il quinquennio 2017-2021, formulate da Euromonitor International, indicano un incremento medio annuale a prezzi correnti tra l’8 e il 9% per entrambe le categorie merceologiche per un aumento complessivo del valore del mercato di oltre il 50% alla fine del periodo considerato.
L’India, dal momento che la maggioranza della popolazione residente ha origini
asiatiche, e’ il primo fornitore di prodotti alimentari degli EAU, con una quota di mercato
del 15,2% ed un incremento del 9,7% rispetto al 2015. Seguono gli Stati Uniti con il
9,2% ed una flessione annuale del 9%, il Brasile (8,4% quota di mk), i Paesi Bassi
(4,4% quota di mk), Australia (3,9% quota di mk) e Canada (3,8% quota di mk).
L’Italia figura in 13^ posizione con una quota di mercato del 2,8%. Sempre nel 2016, le
esportazioni dell’Italia di prodotti agro-alimentari verso gli EAU sono state pari a 317,1
milioni di Euro, con una lieve riduzione del 2,1% rispetto al massimo storico registrato
nel 2015 (324 mln di Euro).
Le vendite di prodotti alimentari rappresentano il 54,2% del totale, seguite dalle derrate agricole con il 37,2% e dalle bevande con l’8,6%.
Le esportazioni dell’Italia di prodotti alimentari verso gli EAU sono state pari a 172 mln
di Euro con un lieve calo, rispetto al 2015, del 2,2%.
La categoria “altri prodotti alimentari” (cioccolateria e confetteria, te’, caffe’, pasti e piatti
pronti, condimenti e spezie) rappresentano la prima voce nella graduatoria dei prodotti
alimentari esportati italiani (+2,3% rispetto al 2015).
Al secondo posto troviamo i prodotti da forno e farinacei (-2,9% rispetto al 2015) caratterizzati comunque da un incremento annuale della vendita della pasta del 18%. Seguono i prodotti ortofrutticoli (-10,6%) e delle industrie lattiero-caseari (stazionari), i mangimi (-32,9%), gli oli (+6,9%), la carne (+9%) e i prodotti della pesca (17,5%).
Dopo il notevole successo riscosso nella passata edizione, dove l’Italia era “Country
Partner” della fiera, anche quest’anno, l’ICE-Agenzia ha organizzato una collettiva
italiana di 369 mq con la partecipazione di 26 aziende provenienti da varie parti d’Italia.
Oltre al Centro Servizi a disposizione di tutte le aziende italiane della collettiva, visto
l’ottimo risultato della prima edizione dello scorso anno, e’ stato predisposto uno
spazio dedicato al “Breakfast Made in Italy”, un progetto a cura della CNA
(Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa), che
consiste nel promuovere ingredienti, prodotti e strumenti della tradizione italiana della
prima colazione, frutto di anni di contaminazioni e integrazioni tra cultura, arte,
artigianato, abilità manifatturiera, territorio, tradizioni e memorie storiche.
Oltre venti aziende italiane, selezionate dalla CNA, produttrici di attrezzature e di
materie prime utili alla preparazione della colazione a buffet all’italiana, espongono i
propri prodotti preparando dal vivo, grazie alla presenza di un qualificato pasticciere
italiano, una colazione ispirata allo stile italiano.
Dubai, con la sua elevata presenza di catene alberghiere e in vista dell’ulteriore
sviluppo del settore in vista dell’Expo 2020, rappresenta un naturale obiettivo di
promozione internazionale nell’ambito di questa filiera.
In aggiunta, e’ stata allestita un’area di circa 70 mq dedicata alla promozione delle
produzioni DOP e IGP grazie alla convenzione in essere con il Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF) che prevede una serie di azioni
promozionali in vari paesi del mondo, tra cui gli Emirati Arabi Uniti, al fine di far
conoscere ai buyer le caratteristiche dei prodotti certificati italiani e contrastare il
fenomeno dell’”Italian Sounding”.
All’interno dell’area, nei tre giorni della fiera, sono previsti seminari formativi “Italian
Food Lab” che prevedono la realizzazione di dimostrazioni culinarie dal vivo dedicate
ai prodotti DOP e IGP a cura di chef italiani, rivolti ad importatori/distributori dell’area,
giornalisti, bloggers e “opinion leaders”.
L’ufficio ICE di Dubai ha inoltre organizzato una missione di cinque grandi
importatori dal Kuwait e dall’Arabia Saudita che incontreranno gli espositori italiani il
19 ed il 20 settembre.
Il 19 settembre alle ore 11:00 e’ stato inoltre organizzato un seminario informativo
con i principali buyer/importatori locali del settore agroalimentare al fine di illustrare
agli espositori italiani le opportunita’ ma soprattutto le sfide che devono affrontare per
esportare i propri prodotti e le criticita’ regolamentari esistenti sul mercato.
La sera del 19 settembre e’ stato organizzato un business meeting fra gli espositori
italiani e i principali interlocutori di mercato nonche’ rappresentanti della comunita’
imprenditoriale locale con un menu preparato dallo chef stellato Heinz Beck al
ristorante Social presso l’Hotel Waldorf Astoria di Dubai.
Per la prima volta nell’attivita’ di promozione dell’ICE-Agenzia e’ stato creato un primo
prototipo di Fiera Virtuale: si tratta di un’ambientazione virtuale in 3D che ricrea gli
spazi espositivi sul web dove ogni operatore estero da ogni parte del mondo puo’
collegarsi e circolare tramite un “avatar” che permettera’ di interagire con l’ambiente
“riprodotto” ed ottenere informazioni relative alle aziende italiane e ai loro prodotti
(http://www.eventsitadubai.com/fiera-virtuale/).
Ampio spazio e’ stato dedicato al Piano di Comunicazione che ha previsto una intensa
e capillare campagna promozionale, condotta attraverso un ampio spettro di canali
mediatici, rivolta ai principali buyer e operatori del Medio Oriente quali Khaleej Times,
Food Business Gulf & Middle East Magazine, Gulf News.