MILANO – Disco verde all’applicazione dell’aliquota IVA al 10% sugli acquisti di caffè e altre bevande in cialde o capsule. La Risoluzione n. 103/E diramata dalle Entrate estende il trattamento agevolato IVA che si applica alla somministrazione di alimenti e bevande effettuata tramite distributori automatici a capsule o cialde in stabilimenti, case di cura, uffici e scuole.
Anche al datore di lavoro che acquista una partita di cialde per l’utilizzo proprio o dei collaboratori e ai soggetti privati che prendono a noleggio o in comodato il distributore che eroga la bevanda.
La precisazione segue la specifica richiesta di un contribuente di avere dalle Entrate una consulenza giuridica sul tema.
In entrambi i casi posti all’attenzione dell’Agenzia (soggetti con Partita IVA e soggetti privati) si potrà applicare l’aliquota agevolata del 10% prevista in generale, ai sensi del della Tabella A, parte III, n. 121) allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, per le somministrazioni di alimenti e bevande trattandosi di casi in cui l’acquirente della capsula/cialda è l’effettivo utilizzatore della stessa, in qualità di consumatore finale.
“Al caso particolare del datore di lavoro che acquista una partita di cialde per l’utilizzo proprio o dei collaboratori – è specificato nella Risoluzione n. 103/E – si applica (…) l’aliquota agevolata fermo restando l’indetraibilità sull’acquisto delle cialde in capo allo stesso”.
E altrettanto vale per il soggetto privato che, preso in comodato o a noleggio il distributore di bevande, acquista in un secondo momento le cialde/capsule, a condizione, però, che il contratto di comodato o noleggio e le fatture relative alla fornitura di capsule o cialde siano intestati alla stessa persona.
“Si riconosce l’esistenza di una somministrazione di alimenti e bevande mediante distributori automatici a capsule o cialde, soggetta all’aliquota ridotta del 10 per cento – indicano le Entrate – solo quando la cessione di dette capsule o cialde viene effettuata nei confronti di clienti che utilizzano distributori a capsule o cialde concessi loro a noleggio o in comodato gratuito dalla stessa società”.
Il caso dei passaggi intermedi del caffè
Nel caso, invece, di passaggi intermedi delle capsule o cialde, l’aliquota applicabile, in relazione alle cessioni effettuate nei confronti di soggetti diversi dal consumatore finale, rimane quella propria del particolare prodotto ceduto.