SOLDUNO (Svizzera) – La moka gigante non è in vendita. «A meno che qualcuno ce la chieda: proveremo ad accontentarlo». Un metro di altezza o poco meno; 34 chili di peso. Undici minuti di tempo per preparare 100 tazzine di caffè, con il suo carico di cinque litri di acqua e mezzo chilo di polvere. A Solduno, via Vallemaggia, in Canton Ticino in Svizzera, apre Caffè & Caffè.
Caffè & Caffè: il mondo dell’Espresso in un nuovo locale
Già all’ingresso dello store, si respira il tema del locale. Ci sarà un acquario con i chicchi di caffè al posto dei sassi. Le macchinette sparse ad arte sul fondo a mo’ di relitti. Ci saranno, poi e soprattutto, Chantal e Gurun. Le due donne che, di venticinque metri quadri, hanno fatto un mini-store unico in Canton Ticino. Con l’intento di nobilitare il momento, a volte dato troppo per scontato, della pausa caffè.
Il valore di una vera pausa caffè
In una sola sede sarà disponibile tutto quel che serve per un valido momento di ristoro.
«Vai al supermercato e compri il caffè. Ma è della marca che cerchi? Se lo vuoi bio o equo solidale, lo trovi? E la caffettiera, i biscotti, il cioccolatino? E se il caffè invece lo vuoi dentro lo yogurt? O se preferisci le caramelle di quel gusto? Se ti servono i piattini, il cucchiaino? Ma non il set intero. Uno appena, perché vivi solo? O se desideri regalarti un cappuccinatore? Se ti serve una riparazione? Un consiglio? Una macchinetta e le sue cialde per un pomeriggio, a noleggio?».
Domande al limite con la provocazione; dubbi. Per concludere: «Dove vai?».
Caffè & Caffè trova tutte le risposte alle diverse esigenze
A destra e a manca, fino a ieri almeno, riflettono a ragione Chantal Stefanini e Gurun Weliwatte. I “negozi a tema“, in Ticino, ancora faticano ad attecchire. Offrire qualcosa in tutte le sue declinazioni; anzi offrire quel che è necessario a realizzare un’esperienza, senza mettere confini fra l’industria alimentare e gli elettrodomestici, per esempio, le stoviglie.
Riciclare, per riciclarsi
Sul bancone, un grande barattolo di vetro con il tappo rosso e un invito. Indovina il numero di chicchi, in palio una macchina Nespresso. Dietro, i volti femminili di chi, alla sua età, si vuole reinventare, con un attività che è anche una scommessa. Perché «una cosa così, in Ticino, non c’è».
Magari in Italia: il business non è invenzione, è imitazione. Ma qui c’è anche tanta opera d’ingegno, da parte di chi ha cercato la maniera di realizzare un sogno andando a scovarlo fra i materiali poveri, gli scarti, addirittura la discarica.
«I ripiani – ammettono un po’ compiaciute – è da lì che vengono». Li ha notati il genero di Chantal, un giorno e per caso, dentro quel che aveva tutta l’aria di uno scaffale da buttare. «Fa proprio al caso nostro, ha detto. Ma come, sicuro? Certo, lo mettiamo a posto».
Un’offerta variegata di marchi e miscele, c’è anche Gimoka
Insomma, «qui dentro, l’unica cosa che abbiamo pagato a prezzo pieno è il caffè», scherzano. Chicco d’Oro, Masaba, Gimoka; Elite, Bottega Caffè, Stefanini.
«Come uno dei nostri cognomi, l’abbiamo scelto apposta. Abbiamo una decina di qualità. Per ora, l’obiettivo è arrivare a una ventina».
Perché sia il cliente a scegliere, non il venditore: che può dare piuttosto, e volentieri, un suggerimento. «Anche questo è un servizio che vogliamo dare. Una consulenza esperta al momento dell’acquisto».
Non solo Moka
Grani, polvere, cialde, capsule, di marca o compatibili; 100% Arabica, Robusta, Mild; da preparare a casa o assaggiare anche sul posto, take-away.
«Non siamo un bar. Non vogliamo. Qui il caffè non si beve. Si degusta». Come si fa in mezzo agli amici, fra persone che non si trattano come i soliti clienti: non è il fine.
«Il pacco da mezzo chilo è troppo grande? Lo apriamo e te ne confezioniamo uno con la quantità di cui hai bisogno. Vuoi comprare una cialda soltanto o due? Perché dirti di no. Ne vuoi cento perché hai una festa e tanti ospiti? Benvenuto, siamo qui».