ROMA – “Caffè Brasiliani: eccellenza e sostenibilità” è la più recente pubblicazione dell’Ambasciata del Brasile a Roma dedicata alle eccellenze brasiliane: la trovate cliccando QUI . Il nuovo opuscolo è stato pensato per i torrefattori, importatori e amanti del caffè in generale che desiderino conoscere meglio gli attributi che fanno del Brasile
non solo la “Nazione del Caffè”, ma anche la “Nazione del Caffè Sostenibile”.
Caffè Brasiliani: lo scorso 5 ottobre l’opuscolo è stato distribuito in due eventi a Roma
Durante la degustazione di caffè realizzata nella sede dell’Ambasciata del Brasile, in collaborazione con l’Accademia del caffè espresso e con l’Associazione brasiliana dei caffè speciali (BSCA); e nella Giornata del Brasile presso l’Emporio Sant’Eustachio. Per i produttori brasiliani eccellenza e sostenibilità sono concetti integrati. Consumare caffè di origine brasiliana significa scommettere su qualità e sostenibilità.
Nel 2021 le piantagioni di caffè nello Stato del Minas Gerais – il principale stato produttore del Brasile –, hanno acquisito notorietà per il raggiungimento delle cosiddette “emissioni negative” di gas serra. Le principali associazioni di rappresentanza dei produttori di caffè prestano sempre maggiore attenzione alla tracciabilità e alla certificazione, motivo per cui il Brasile è sempre più protagonista in questi segmenti produttivi.
La stessa definizione di specialty coffee in Brasile incorpora quindi la sostenibilità come elemento integrante e inscindibile dell’idea di eccellenza
“gli Specialty Coffee sono chicchi privi di impurità e difetti e che hanno attributi sensoriali specifici (…) gli Specialty Coffee devono essere tracciabili in origine e devono essere prodotti in modo sostenibile”.
“Caffè Brasiliani: eccellenza e sostenibilità” fa parte di una serie di opuscoli che
l’Ambasciata del Brasile ha deciso di pubblicare con l’obiettivo di promuovere iprodotti d’eccellenza brasiliani. Sono già stati realizzati altri opuscoli su vini,
frutti e caffè con indicazione geografica protetta.
