lunedì 23 Dicembre 2024
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Caffè Borbone chiude il 2022 con ricavi a 262,7 milioni, margine operativo a 65,8

Per la torrefazione napoletana bene i mercati esteri con una crescita del 22%. Più 17% la vendita dei grani. Il margine operativo lordo si attesta a 65,8 milioni di euro, con una marginalità sul fatturato di poco superiore al 25% e costi non ricorrenti pari a 2,7 milioni di euro. Al netto di tali costi, il margine operativo è pari a 68,5 milioni di euro. Al netto di ammortamenti in lieve crescita, il risultato operativo è pari a 54,8 milioni di euro e l’utile netto dell’esercizio 2022 è pari a 38,8 milioni di euro.

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MILANO – Il Consiglio di Amministrazione di Italmobiliare S.p.A., che ha una partecipazione al 60% in Caffè Borbone dal 2018, ha esaminato e approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio della società al 31 dicembre 2022. Su questa base il cda proporrà alla prossima Assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,70 euro per azione, per un importo complessivo pari a 29.598.051 euro, a valere sull’utile dell’esercizio che ammonta a 33,5 milioni di euro.

Nel 2022 i ricavi aggregati delle Portfolio Companies di Italmobiliare si sono attestati a 2.090,4 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto al 2021. Il margine operativo lordo aggregato è stato di 268,3 milioni, in flessione per la pressione sui margini legata alla crescita del costo delle materie prime e per alcuni fattori contingenti.

Ricordiamo che dal 2018 la torrefazione di Caivano (Napoli) è controllata per il 60% da Italmobiliare, la finanziaria della famiglia Pesenti, che rilevò il pacchetto per 140 milioni dal fondatore Massimo Renda (detiene il restante 40%).

Ecco il dettaglio sull’andamento 2022 di Caffè Borbone (partecipazione del 60%)

Caffè Borbone ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 262,7 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto all’esercizio precedente, che era stato positivamente influenzato dall’aumento del consumo domestico di caffè dovuto alla pandemia.

Analizzando i canali distributivi, l’esercizio 2022 sconta gli impatti di breve periodo legati alla strategia di servire in diretta i negozi specializzati diminuendo il ricorso al canale wholesale, cresce invece a tassi superiori alla media il canale gdo (Grande Distribuzione Organizzata).

Incoraggianti i segnali dall’estero, che registra una crescita del 22%.

A livello di prodotti, il monoporzionato rimane il prodotto principale e si registra una ripresa delle vendite di caffè in grani (+17% rispetto al 2021, che aveva risentito del rallentamento del canale hoceca a causa dell’emergenza sanitaria).

Il margine operativo lordo si attesta a 65,8 milioni di euro, con una marginalità sul fatturato di poco superiore al 25% e costi non ricorrenti pari a 2,7 milioni di euro. Al netto di tali costi, il margine operativo è pari a 68,5 milioni di euro.

La contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è da attribuirsi principalmente all’incremento del costo delle materie prime, l’aumento dei costi di trasporto e del costo dell’energia elettrica.

Al netto di ammortamenti in lieve crescita, il risultato operativo è pari a 54,8 milioni di euro e l’utile netto dell’esercizio 2022 è pari a 38,8 milioni di euro.

Una panoramica dello stabilimento Caffè Borbone
Una panoramica dello stabilimento a Caivano (Napoli) di Caffè Borbone (foto concessa)

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022 è negativa per 20,6 milioni di euro, già al netto della distribuzione di dividendi per 50 milioni di euro (di cui 20 milioni di euro nell’ultimo trimestre).

La generazione di cassa al lordo dei dividendi è positiva per 22 milioni di euro, nonostante la crescita di 10,5 milioni di euro del capitale circolante.

I commenti sul bilancio Italmobiliare dei vertici della società: il consigliere delegato Carlo Pesenti e la Presidente Laura Zanetti

“I risultati 2022 confermano il valore del nostro portfolio diversificato di eccellenze industriali italiane – ha commentato Carlo Pesenti, Consigliere Delegato di Italmobiliare – anche all’interno di un complesso scenario macroeconomico globale, condizionato dall’aumento dei costi energetici in seguito alla guerra in Ucraina e dall’incremento del costo delle materie prime.

La performance netta positiva del NAV, considerando la distribuzione di dividendi effettuata nel corso dell’esercizio, insieme alla crescita dei ricavi aggregati e alla sostanziale tenuta del margine operativo lordo delle Portfolio Companies confermano sia la validità delle scelte di investimento, sia le capacità gestionali della Holding e delle aziende stesse che hanno saputo reagire proattivamente alle difficoltà.

Nel corso dell’anno sono stati inoltre finalizzati gli investimenti in Bene Assicurazioni, azienda innovativa e capace di intercettare le trasformazioni in corso nel settore delle
assicurazioni, e SIDI Sport, iconico brand noto a livello internazionale.

Per il futuro miriamo a concentrarci sempre più sullo sviluppo del portfolio core di partecipazioni.

“Le incertezze dell’economia tradizionale, la sfida climatica, le disuguaglianze sociali e lo squilibrio nella distribuzione della ricchezza confermano come la sostenibilità sia un’urgenza reale e non più solo un’opzione – sottolinea la Presidente Laura Zanetti.

Da tempo, Italmobiliare ha scelto la sostenibilità come leva di successo e integra politiche ESG nella strategia di business, attraverso l’accurata valutazione del profilo dei potenziali investimenti, l’active ownership nella fase di gestione, la trasparenza e la rendicontazione delle performance in tutte le fasi di gestione fino al disinvestimento, finalizzato anche al proseguimento del percorso intrapreso.

A fronte degli effetti ormai tangibili dei cambiamenti climatici, Holding e Portfolio Companies hanno risposto riducendo del 35% le emissioni dirette di CO 2 rispetto al 2020 e azzerando quelle indirette grazie all’utilizzo di sola energia elettrica rinnovabile.

Inoltre, proprio oggi il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’adesione di Italmobiliare alla Science Based Targets initiative, che impegna a fissare e perseguire obiettivi di
riduzione delle emissioni a breve e lungo termine in linea con lo scenario net-zero. Non a caso Italmobiliare si colloca al vertice tra i comparable nei principali ESG Ratings a livello mondiale”.

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