MILANO – Buone notizie per l’azienda napoletana Caffè Borbone: secondo quanto hanno riportato diverse agenzie di stampa, Bper Banca – attraverso la direzione Corporate & Investment Banking, guidata da Marco Mandelli – ha finalizzato un’operazione che finanzia a medio termine la torrefazione, con dieci milioni destinati allo sviluppo di progetti di crescita.
Questo con la collaborazione di Italmobiliare, la finanziaria che è quotata alla Borsa di Milano e alla quale fa capo il 60% di Caffè Borbone.
Come riporta Adnkronos rispetto ad una nota diffusa, l’intervento della banca fa parte di un più ampio piano di investimenti portato avanti da Caffè Borbone per la crescita della società sul territorio italiano e anche oltre confine.
Caffè Borbone, un successo che convince gli investitori
Così come ha dichiarato nella nota e ripreso da Adnkronos, Adrea Del Moretto, responsabile Servizio Key Clients Imprese del Cib di Bper Banca, l’operazione è un segno di vicinanza alle aziende di eccellenza del territorio. Caffè Borbone infatti ha rappresentato un esempio di successo che ha coinvolto Bper Banca in un lavoro di collaborazione e supporto per raggiungere obiettivi di crescita.
Diverse agenzia stampa hanno riportato la dichiarazione dell’amministratore delegato di Caffè Borbone, Marco Schiavon
“Il nostro piano di sviluppo prevede l’installazione di tecnologie 4.0 e l’implementazione di notevoli miglioramenti nella direzione della sostenibilità ambientale, consentendoci di incrementare e migliorare ulteriormente la capacità produttiva e la gestione di un sistema logistico sempre più articolato. Siamo lieti di poter contare sul supporto di Bper Banca, che ha riconosciuto la validità del progetto e scelto di sostenerci nel realizzarlo”.
Un 2023 che inizia con buone premesse, considerato un 2022 che al 30 settembre ha registrato un fatturato di 192,9 milioni di euro, in crescita del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, che aveva beneficiato del maggior consumo domestico di caffè indotto dal lockdown.
Una realtà che, tradotta in canali, ha visto una crescita del ruolo della grande distribuzione organizzata che, con un incremento del 46%, ha registrato tassi di sviluppo molto superiori rispetto alla media del mercato del mono-porzionato, stimato da Nielsen in crescita del 9%.