MILANO – Si apre una parentesi positiva per il Caffè Bonito, colpito purtroppo dal fallimento. L’attività della nota torrefazione lucchese, riprende buttandosi nella grande distribuzione. Con la proposta di nuove miscele e di un design rinnovato.
Addio quindi all’iconico, quanto statico “Mister Bonito”. Il simbolo dell’azienda che compariva sulle confezioni, un ritratto elegantissimo con il suo cappello e lo sguardo rivolto verso il basso.
Adesso, questa immagine cambierà completamente grazie alla penna del celebre vignettista Alessandro Sesti.
Caffè Bonito ridisegna letteralmente il suo futuro
La prima delle tante tavole del nuovo personaggio è stata presentata nella sede della Confindustria alla presenza di Andrea Romoli. Direttore della torrefazione Bonito. Affiancato da Nicola Giannecchini del Gruppo Giannecchini che ha rilevato la società e del vignettista Alessandro Sesti.
Il lancio del nuovo simbolo aziendale
“Il Gruppo Giannecchini – ha detto Nicola Giannecchini – ha rilevato l’azienda Bonito dal fallimento nel 2016 con un’opera di rilancio e ripartenza.
Per fare questo abbiamo pensato di rivisitare la vecchia immagine dell’azienda con un personaggio ‘fumettistico’ totalmente nuovo. Verrà rappresentato da Sesti in varie situazioni.
La prima tavola, ad esempio, raffigura ‘Mister Bonito’ appoggiato alla sua moto mentre sorseggia una tazzina di caffè”.
“Il nostro è un lavoro che si basa sulla qualità e sul servizio. – ha aggiunto Andrea Romoli. – Il caffè Bonito era un prodotto già molto valido. Perciò abbiamo deciso di ampliare la gamma con nuove miscele destinate sia ai privati che a bar e pasticcerie, che sono i nostri clienti primari.
Grazie alle vignette di Sesti potremo avvicinarci al consumatore finale in modo molto più fresco”.
Il lavoro di “refresh” dell’immagine e del marchio Bonito era partito già nel 2016
Con una nuova grafica e l’ideazione dell’attuale personaggio, in sostituzione del vecchio testimonial. Per volontà della proprietà Rn Caffè del Gruppo Giannecchini. Che proprio in quell’anno ha acquistato il marchio aziendale e riassorbito tutto il personale.
“Personalmente – ha dichiarato Sesti – sono molto felice e anche un po’ divertito. Già da tempo mi sono dedicato al disegno di fumetti. Ma farlo per una nota marca di caffè mi tonifica e diverte davvero molto. Mi fa ripercorrere – continua – quello che è un po’ il nostro passato in cui sentivamo sempre famosi caroselli di note marche di caffè dell’epoca”.
Il nuovo personaggio
Sarà disegnato in diverse situazioni della vita quotidiana ma sempre – ovviamente – con la tazzina di caffè, sarà inizialmente distribuito sui social, nei locali clienti della torrefazione e per mezzo stampa.
E, chissà, forse presto potremmo vederlo anche sulle confezioni.
L’immagine, inoltre, è accompagnata dalla frase “Anyhow”, “In ogni caso”
Perché, neanche a dirlo, quello del caffè è un piacere unico che può essere assaporato ovunque e in qualsiasi situazione. Anche in carcere infatti, come diceva De Andrè, “‘o sanno fà”.
“Per fare un buon caffè – ha concluso Giannecchini – non serve solo una buona miscela. Deve essere buona la macinatura, la manutenzione della macchina che spesso viene sottovalutata. Ma anche la manualità e la passione del barista. Se non c’è amore – ha concluso – sarà solo un normale caffè”.