MILANO — Prezzi del caffè arabica ai minimi mensili nella seduta di venerdì della borsa di New York. La scadenza luglio è scesa a un intraday di 147,05 cents, il livello più basso dal 17 maggio. Ma le successive ricoperture, attuate dagli operatori in vista del week-end, hanno riportato il contratto in linea di galleggiamento determinando una chiusura in positivo di 35 punti, a 149,90 centesimi. Anche Londra scivola ai minimi da fine maggio. Ma recupera in finale di seduta guadagnando 15 dollari.
E concludendo la settimana a 1.584 dollari, abbastanza lontana dal massimo storico di 1.625 dollari raggiunto il 7 giugno.
Ad allentare le tensioni sul mercato newyorchese, le notizie parzialmente positive provenienti da Brasile e Colombia. Ma ha inciso anche il rafforzarsi del dollaro, a fronte delle dichiarazioni della Fed americana, favorevoli a un rialzo dei tassi Usa entro fine 2022.
Il tutto mentre c’è attesa per la pubblicazione del report semestrale di Usda, con le stime ufficiali sulla produzione e il commercio, che verrà diffuso lunedì 21 giugno, alle 15.00 ora di Washington.
In Brasile si continuano a registrare indici di piovosità nettamente superiori alle medie stagionali, che stanno consentendo un reintegro, almeno parziale, dell’umidità dei suoli. Ma rischiano anche di complicare le operazioni di raccolta.
In Brasile raccolti 7 milioni di sacchi di caffè arabica
Secondo l’autorevole analista agricolo Safras & Mercado, il Brasile ha sin qui raccolto 19 milioni di sacchi, di cui 12 di robusta e 7 di arabica, su un totale stimato di 56,5 milioni.
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