MOSCA – A volte è sufficiente un neologismo per fare politica. Forse nelle intenzioni del premier russo Dmitri Medvedev c’era solo la volontà di fare una battuta, quando il braccio destro di Vladimir Putin durante un summit della comunità economica eurasiatica ha scherzato con il suo omologo bielorusso, Andrej Kobjakov.
Kobjakov che chiedeva un Americano, ha ricevuto come risposta: «parlare di caffè americano non è proprio politically correct in questo momento Sarebbe meglio chiamarlo Russiano» e ha inconsapevolmente scatenato una moda.
Nell’ultima settimana, infatti, i menu dei locali russi hanno iniziato a mutare.
Lo ha confermato alla Tass Igor Bukharov, a capo dell’associazione dei ristoratori russi. Nei bar il più nazionalista Russiano ha preso il posto del più classico, ma ora scomodo, Americano.
Una scelta che, secondo quanto riportato da Bukharov, anche la catena Burger King ha fatto per i suoi ristoranti in terra russa.
Inoltre, in attesa che i rapporti con gli Usa tornino a essere più sereni dopo che Donald Trump si sarà insediato ufficialmente alla Casa Bianca, i nomi dei drink più popolari stanno cambiando.
Cambiano nomi anche drink e pietanze
Continuare a bere un B-52 è un’offesa alla potenza militare russa e così ora si può ordinare un più nazionale Su-34, in onore di una delle eccellenze dell’aeronautica della Federazione.
E poi perché mai continuare a degustare il Jack Daniels? Un locale di Ekaterinburg ha coniato il whisky Zhora Denisov, e al posto del tradizionale Jack&Cola un più sovietico Zhora&Kvass. Al posto del celebre American Honey ecco lo Sweet Russia, non si sorseggia più la Lynchburg Lemonade, ma una Saratov Lemonade.
Non solo cocktail, ma anche le pietanze stanno cambiando nome: non si addenterà più una bistecca alla newyorkese, ma la bistecca Voronez E gli esempi potrebbero continuare. La notizia, che in Russia ha riempito i giornali degli ultimi giorni, è stata rilanciata anche dal Washington Post.
