MILANO – Il piano di rilancio di Caffè Aiello è pronto: investire una cifra complessiva di 12 milioni di euro e, di questi, 5,4 milioni sono di agevolazioni concesse. Non solo: avere un impatto occupazione attivo di nuovi 6 addetti e quindi passare dagli attuali 36 a 42. Infine, il mutamento di 8 contratti che da part time diverranno full time. Leggiamo del programma completo dal sito notizieoggi.com
Caffe Aiello verso una nuova rinascita
Potenziare la capacità produttiva grazie a un nuovo stabilimento nel comune di Rende (Cosenza), con un impianto di torrefazione 4.0 e macchinari per il confezionamento del caffè. Ma anche ampliare la gamma dei prodotti offerti, arrivando a produrre autonomamente pure caffè confezionato in capsule ‘compostabili’.
E’ l’obiettivo che si è posta Caffè Aiello
Impresa calabrese controllata dalla famiglia Aiello, che dal 1967 opera nel settore della torrefazione e distribuzione del caffè. Una meta resa possibile dal contratto di sviluppo – l’incentivo gestito da Invitalia (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo) che sostiene gli investimenti di aziende di grandi dimensioni – sottoscritto dall’impresa nel settembre 2018.
Dichiara uno dei due amministratori, Emilio Aiello
Sottolinea ancora
“E’ stato un intervento determinante, lo strumento è stato per noi molto importante. Ci apre una nuova finestra, anzi un portone, sul mondo del mercato del caffè a livello internazionale. Siamo pronti a sfidare qualsiasi tipo di concorrenza perché ci ha resi competitivi. Ha fatto sì che noi ci potessimo dotare di un impianto tecnologicamente all’avanguardia, un impianto 4.0, in grado di soddisfare qualunque tipo di richiesta”.
Il Sud che riparte
“Avere un partner come Invitalia – aggiunge – ci ha certamente soddisfatto perché ha creduto nel nostro progetto mettendosi a disposizione per qualsiasi tipo di problematica e gestendo insieme ai nostri tecnici in modo esemplare il progetto. Sposandolo in toto. Grazie a Invitalia, quindi, siamo riusciti ad avere questo contributo che ci ha resi molto orgogliosi perché è stata fatta qualcosa di molto importante al Sud”.
“Questo strumento, dunque, è un attrattore molto importante per gli investimenti nel nostro Mezzogiorno. Che ha tanto bisogno di recuperare questo divario che c’è nel mondo della produzione. E il contratto di sviluppo ci dà modo di poter produrre, di poter assumere personale e di specializzarci sempre di più. Il mondo cambia pelle e noi dobbiamo adeguarci alle nuove esigenze del mercato”, conclude Emilio Aiello.