TRIESTE – Il capoluogo giuliano riveste un ruolo culturale ed economico di primaria importanza nell’evoluzione del gusto del caffè in Europa, ruolo che l’Università di Trieste ha approfondito con un incontro organizzato nell’ambito della mostra multimediale Il gusto di una città,
Trieste Capitale del caffè. L’incontro, gratuito era aperto a tutta la cittadinanza e si è svolto al Salone degli Incanti in Riva Nazario Sauro 1 mercoledì 4 novembre.
Il tema esatto era “Caffè: affari, socievolezza e sedizione nella storia moderna”. Si è trattato di una conversazione con il professor Guido Abbattista, docente di Storia moderna dell’Università degli studi di Trieste moderata da Gianni Pistrini, giornalista del settore e curatore del Museo del Caffè.
Ecco la presentazione del convegno. In epoca moderna il caffè ha agito in Europa e fuori d’Europa da propulsore di sviluppo commerciale e di progresso economico, benché in forme e con manifestazioni contraddittorie.
Esso è stato un elemento di innovazione nella sfera dei consumi e dei comportamenti, ma anche un potente fattore di aggregazione sociale, favorendo, pur tra resistenze e critiche, la costruzione di luoghi di ritrovo, di discussione, di circolazione delle idee e di creatività, fino a diventare quasi naturalmente un simbolo
dell’Illuminismo.
Dall’ambigua simbiosi con forme di sfruttamento dell’uomo si è trasformato, nella sua accezione estesa, in luogo di opposizione, di sedizione e di liberazione: bevanda eccitante del sistema nervoso, dei sentimenti politici e della creatività intellettuale.