MILANO – Carlos Bitencourt ha le idee chiare. E il suo locale Cafezal in Via Solferino 27, ne è la conferma. Soltanto proposte di altissima qualità e mono origine. In particolare caffè eccelsi che lui stesso va a trovare nell’immenso Brasile, dove riesce a scovare dei chicchi davvero speciali. E ieri li ha sottoposti all’assaggio di un gruppo di giornalisti non di settore, blogger e influencer. Tutti sono stati accompagnati per mano dallo stesso Bitencourt alla scoperta di bevande che è raro poter assaggiare.
Cafezal comunica il rito alternativo all’espresso e alle miscele
Nel compito il padrone di casa si è fatto aiutare dai giornalisti Anna Muzio e Andrea Cuomo coautori del libro Mondo caffé – Storia, consumo ed evoluzione di un’invenzione meravigliosa (lo trovate in tutte le librerie e su Amazon). Gli Autori, senza farsi propaganda, si sono limitati a comunicare che “il libro va bene”. Quindi, hanno introdotto i colleghi meno esperti alla scoperta di un pianeta sconosciuto. Quello del caffè soltanto buono.
Utilizzando chicchi del suo amato Brasile, che tosta direttamente in caffetteria con una macchina Giesen da 5 kg, Bitencourt ha inebriato i presenti con preparazioni in espresso e V60. Ma all’occorrenza erano pronti anche Panama Geisa (a 8 euro la tazzina nel listino a lavagna), Kenya e molte altre chicche. Tutte acquistate direttamente da Bitencourt, alcune scelte addirittura sul luogo di produzione; seguendo i trattamenti a umido o a secco dopo il raccolto.
Il risultato scontato: un successo per tutti gli assaggi
E la prima domanda è stata naturalmente sul perché caffè così buoni siano pressoché sconosciuti nei locali della pur fornita Milano. Anche se lo stesso Bitencourt, senza alcuna remora, ha citato diversi locali meneghini dove si possono bere caffè come i suoi. Per i presenti una scoperta entusiasmante. Una prova da ripetere, da Cafezal in Via Solferino 27.