VIENNA – I caffè viennesi non sono celebri solo sul territorio locale, ma sono un simbolo che ha fatto il viaggio del mondo, con le loro atmosfere tipiche e la loro funzione sociale nel corso della storia. Per questo sono considerati dei patrimoni culturali da visitare al pari di musei e monumenti. Purtroppo sono tanti quelli che non hanno retto l’arrivo del virus. Tra questi purtroppo, anche il leggendario Café Ritter – da non confondere con il suo omonimo in Mariahilfer Straße – che ha dichiarato bancarotta.
Il calo delle vendite determinato dalla crisi del Coronavirus è stato indicata come la causa del fallimento. Le passività sono stimate in 940.000 euro, presumibilmente sono interessati 22 creditori e 13 dipendenti. Il finanziamento del piano di riqualificazione con una quota del 20 per cento dovrebbe provenire dal proseguimento dell’operazione.
Café Ritter: se ne va un pezzo di storia cittadina
La caffetteria vanta una lunga tradizione che ha origini nel lontano 1907, quando il locale in stile Art Nouveau fu fondato da Wilhelm Ritter. Da allora, il Café Ritter è stato parte integrante della cultura dei caffè viennesi ed è servito da luogo di incontro per molti personaggi famosi. Superando anche i vari conflitti mondiali, ma non la pandemia.
L’anno scorso il Comune di Vienna sarebbe dovuto entrare a far parte della società attraverso la sua holding “Stolz auf Wien”, ma non si è mai siglato l’accordo
Secondo l’amministratore delegato della holding “Stolz auf Wien”, Philipp Walter: “Il comitato consultivo per gli investimenti di” Stolz auf Wien “Beteiligungs GmbH ha emesso una raccomandazione positiva per una partecipazione in Coinberg – Café Ritter – GmbH all’inizio di ottobre 2020. Tuttavia, nell’ambito della stesura del contratto e dell’importante verifica legale di due diligence associate, non è stato possibile dare una risposta positiva di fronte a tutti i fatti emersi prima del Covid 19. La partecipazione non è quindi stata formalmente conclusa fino ad oggi. ”
Ospiti famosi al Café Ritter
Il Café Ritter un tempo era celebre per uno dei suoi clienti abituali: la leggenda del calcio Ernst Happel (morto nel 1992) che frequentava molto spesso il ristorante.
