FIRENZE – L’evento di presentazione della prima denominazione di origine protetta dominicana “Cafè de Valdesia” previsto presso la sede fiorentina dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) il 2 di dicembre 2016 è stato sospeso e rimandato al febbraio del prossimo anno.
In questo momento nella Republica Dominicana (FOTO in alto) è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale a seguito delle inondazioni che hanno interessato importanti aree agricole del Paese.
Il ministro dell’Agricoltura Estevan e la delegazione di tecnici e di produttori del caffè domenicani hanno dovuto annullare la trasferta in Europa ed in Italia a Firenze e gli appuntamenti già stabiliti ed organizzati.
L’appuntamento fiorentino viene rimandato al prossimo febbraio.
I cambiamenti climatici e le loro consequenze sono oramai all’ordine del giorno in tutte le parti del mondo.
Il commento di Alessio Bascheri
Il cambio climatico sta mettendo in crisi il caffè
Viviamo però giorno dopo giorno, e stagione dopo stagione, una lenta sebbene inarrestabile modifica dei microsistemi nei quali il caffè è produttivo.
Periodi di siccità prolungati, stagioni delle piogge troppo brevi e violente, l’inizio del periodo di raccolta che si anticipa, andando in competizione con altre colture, così come l’avanzata in altura di malattie e parassiti una volta caratteristici di zone più basse e calde.
Tutto questo è dovuto agli effetti del cambio climatico che, nella regione Centroamericana, si sta facendo sentire più forte che in altri luoghi, forse a causa delle particolari condizioni morfologiche della zone.
I varietali di pregio quali Typica, Bourbon, Caturra, Catuaì (ecc.) sono più suscettibili a questi sconvolgimenti ambientali e sempre più spesso i coltivatori sono costretti a sostituirli con i nuovi varietali di Timor.
Aumentano così anche i costi di coltivazione, essendo per essi necessaria una puntuale fertilizzazione.
Non solamente la qualità degli Specialties è in pericolo, ma anche la sostenibilità economica della produzione. Queste difficoltà stanno spingendo sempre più contadini e figli di contadini ad abbandonare le campagne, cercando fortuna negli agglomerati urbani. è sempre più difficile reperire la manodopera necessaria per la stagione della raccolta.
La cafficoltura mondiale è normalmente caratterizzata da una bassa resilienza: il futuro della cafficoltura sta entrando in un periodo critico che caratterizzerà le prossime annate, sia per i produttori sia per i compratori.