TREVISO – Ha inventato il cioccolatino con aglio, olio e peperoncino dove il tris più famoso della pasta all’italiana dialoga inaspettatamente con il cioccolato fondente Ecuador al 70 per cento. Giulio Vacilotto (FOTO), maestro cioccolatiere trevigiano di 40 anni, è l’unico veneto chiamato ad esporre nel salone internazionale di Parigi, il «Salon du chocolat» che si è appena concluso.
E in Francia Vacilotto si è misurato con i celebri macarones, farcendoli di deliziose salse: «Quest’anno ho deciso di attingere alla nostra tradizionale e usando dunque frutta secca, noci, nocciole e mandorle, magari con un pizzico di cannella».
Il misto di tradizione e innovazione rappresenta spesso una sfida al palato, come nel caso dei cioccolatini all’aglio o ai funghi porcini, con arancio e cipolle, con fichi all’aceto balsamico, con la zucca regina dell’autunno.
Senza trascurare le olive taggiasche e il timo che danno vita unite al sesamo nero ad una pralina ricoperta da una pioggia di cioccolato fondente. Il sito specializzato – www.ricciolidicioccolato.com – va in visibilio per le sue creazioni, eppure Vacilotto pur felice non si scompone.
La sua filosofia, intrisa di sana «lentezza», consiste nel «saper uscire dagli schemi senza mai esser presuntuosi e volgari, fare sviluppo e ricerca con un equilibrio tra creatività e razionalità».
Il suo laboratorio di via Giovanni Pascoli 7 a Lovadina di Spresiano è aperto al pubblico tutti i giorni escluso la domenica solo il pomeriggio, dalle 15 alle 19. Non propone produzioni massicce, ma tutto rigorosamente artigianale.