MILANO – Il consumo di cacao supererà l’offerta di circa 70.000 tonnellate nei prossimi 12 mesi iniziati il 1 ottobre e tale deficit persisterà fino al 2018 ,per circa sei anni ha detto Laurent Pipitone , capo delle ricerche statistiche e dell’l’Organizzazione internazionale del cacao a Londra.
Le vendite di cioccolato aumenteranno del 2,1 per cento raggiungendo un record di 7,3 milioni di tonnellate l’anno prossimo , dopo un incremento del 2 per cento nel 2013 , secondo una stima di Euromonitor International Ltd.
Le vendite di cacao in Cina sono più che raddoppiate negli ultimi dieci anni. Forniture minori comporteranno aumento dei costi per i principali produttori, tra cui Nestle SA , Barry Callebaut AG e Lindt & Spruengli AG.
La domanda per il cioccolato è elevata, ha detto Ashmead Pringle , il presidente di Greenhaven Commodity Services ad Atlanta Buona parte della popolazione mondiale si sta muovendo verso la classe media e avrà più soldi da spendere, in particolare nei mercati emergenti come in Asia
Il Cacao è salito del 24 per cento quest’anno a 2.771 dollari a tonnellata sul ICE Futures USA New York , il secondo più grande incremento tra i 24 beni monitorati dalla Standard & Poor. L’indice MSCI All- Country World Index di azioni ha guadagnato il 16 per cento , mentre la Bloomberg Dollar Index , un indicatore contro 10 principali partner commerciali, è aumentato del 3 per cento.
Il Bloomberg Treasury Bond Index è sceso del 2,8 per cento.
La siccita’ e’ stata protagonista in Costa d’Avorio e Ghana, i più grandi coltivatori di cacao , i quali hanno guidato gli aumenti dei prezzi di quest’anno. Commerzbank stima che il calo di produzione in Africa occidentale comporterà un deficit che potrà superare 100.000 tonnellate , ovvero il 43 per cento in più rispetto alla previsione ICCO.
Le vendite in Cina aumenteranno del 6,9 per cento con un record di 193.100 tonnellate all’anno e un ulteriore espansione del 6,6 per cento e’ prevista nel 2014 , ha detto il ricercatore di Euromonitor.
Mentre di 2,2 milioni di tonnellate e’ stato il consumo lo scorso anno in Europa occidentale, dove il consumo pro-capite è rimasto invariato, da 10 anni, a 4,5 chilogrammi .
Euromonitor prevede che le vendite in tale regione aumenteranno dello 0,6 per cento l’anno prossimo.
Mercato non sfruttato
La Cina è un grande mercato non sfruttato , che segnala la carenza di cacao di approvvigionamento , ha detto Claudio Oliveira , il capo del trading a Castlestone Management LLC a New York .
La popolazione mondiale si espanderà di circa 1 miliardo di persone nei prossimi 12 anni per un totale di 8,2 miliardi , prima di raggiungere 9,6 miliardi entro il 2050, secondo un rapporto delle Nazioni Unite di giugno; Cina e India rimarranno le nazioni più popolose , e la maggior parte della crescita futura sarà nei paesi in via di sviluppo .
Gli agricoltori dell’Africa occidentale , che rappresentano circa il 70 per cento della produzione mondiale del cacao , stanno lottando per aumentare la produzione, ha detto Francesco Gibbi , project manager presso il Fondo comune per i prodotti di base , istituito dalle Nazioni Unite .
In Ghana , il più grande produttore dietro a Costa d’Avorio , ha vecchi alberi di cacao che producono meno fave e coprono circa il 30 per cento delle aree coltivate , e ci vogliono circa tre anni per far si che quelli nuovi possano essere produttivi , Gibbi ha detto .
Il governo ha anche detto in agosto che taglierà l’ uso di pesticidi aumentando il rischio di attacchi parassitari i quali danni ricoprono fino al 40 per cento del raccolto globale ogni anno.
Inoltre anche problemi climatici hanno contribuito alla carenza di fornitura del cacao.
Fonte: Ice Londra
