di Nicol Degli Innocenti*
LONDRA – Strano ma vero: la cioccolata calda più buona della capitale britannica viene da Roma. Disponibile in tre gusti – fondente, al latte o gianduia – è un’esperienza che da sola merita una visita a Said, avamposto londinese dell’Antica Fabbrica del Cioccolato, nel quartiere di San Lorenzo, che dal 1923 è una mecca degli amanti del cioccolato della capitale.
Appena si entra nel negozio londinese – a Soho, in una zona di grande passaggio vicino a Carnaby Street – si respira subito profumo di cioccolato e aria di tradizione tutta italiana. Un muro del locale è coperto di antichi stampini di metallo per cioccolatini, gli sgabelli sono bidoni del latte riadattati e il tavolo nell’angolo è in realtà una vecchia macchina per fare i gianduiotti. Ogni mobile e ogni oggetto è stato importato dalla fabbrica-laboratorio di Roma, cosí come tutto il cioccolato in vendita.
Novant’anni di tradizione
La storia di Said – che sta per Societá anonima industria dolciumi – è di quelle che fanno onore all’imprenditoria italiana. Un’azienda familiare, fondata oltre 90 anni fa e che con il passare degli anni e delle generazioni ha mantenuto la sua identità, la passione per il prodotto e il rispetto per la qualità e la tradizione.
Il nipote del fondatore, Fabrizio De Mauro, che ora gestisce Said, non ha mai voluto diluire il marchio aprendo filiali in Italia – la fabbrica originale resta sede unica, negozio e locale – ma ha deciso di tentare l’avventura londinese per amore della città e su richiesta della clientela internazionale che negli anni passando da Roma ha scoperto e apprezzato Said.
De Mauro ha la convinzione che “l’artigianato di alto livello diventa arte” e, sapendo di poter offrire un prodotto unico, ha affrontato un mercato altamente competitivo – l’Inghilterra rappresenta il 16% del consumo mondiale di cioccolata e Londra è affollata di cioccolaterie svizzere, belghe, francesi e di ogni genere.
La differenza sta nel fatto che il cioccolato Said è del tutto artigianale, fatto a mano con metodi tradizionali, senza aggiungere zucchero e soprattutto senza usare alcun tipo di conservanti o additivi chimici. Tutto è fresco e per questo d’estate Said Roma chiude, perché il caldo è il grande nemico della cioccolata.
“Qui vendiamo cioccolata è un’esperienza particolare e autentica, abbiamo cercato di trasferire a Londra l’anima del posto di Roma, dove la produzione è a vista e il cioccolato si tocca e si annusa, – spiega Andrea Alinovi, managing director di Said London. – Ci avevano avvertito che in Inghilterra piace il cioccolato molto dolce e i nostri prodotti non sarebbero stati apprezzati, invece stiamo avendo molto successo. In futuro faremo anche degustazioni e masterclass.”
Il cioccolato? Fa bene alla circolazione
Nella bottega londinese i puristi possono comprare al taglio cioccolata pura al 100% (raccomandata dai medici per la circolazione) o tavolette con semi mono-origine, dalla Tanzania, ad esempio.
Gli esteti possono divertirsi a ordinare cioccolata o caffè serviti in una tazzina di cioccolato con cucchiaino di cioccolato, o sorseggiarlo in una coppa da martini decorata con cioccolato fuso.
I gourmet possono comprare le praline al curry, allo zafferano e al cocco, o le scorze di arancio, limone e cedro ricoperte di cioccolato, o le tavolette ricoperte di sale rosa dell’Himalaya, di graniglia di mandorla o di pistacchio.
I bambini possono assaggiare i cremini alla nocciola o i dragées di vari tipi, venduti in vecchie bottiglie del latte, o il pane con la crema spalmabile (che al contrario dell’onnipresente Nutella non ha conservanti e va consumata a stretto giro).
Ce n’è per tutti i gusti, ma non cercate qui cioccolatini ripieni, considerati un’abominazione che distoglie dal sapore della cioccolata, o ‘brodaglie dolci’, come De Mauro definisce il ‘latte con cacao’ in vendita altrove – qui la cioccolata calda è ricca e densa e memorabile. La migliore di Londra.
