94 euro al kg non è il prezzo dell’aragosta, ma quello dell’ovetto Kinder Ferrero da 41 g, venduto in tutti i supermercati più o meno alla stessa cifra.
Una cosa è certa l’ovetto di Pasqua preferito dai bambini rientra nella classifica dei prodotti alimentari più cari. Solo preceduto da zafferano, tartufo, caviale.
Kinder Ferrero, costi da record
Molte mamme e papà quando comprano non guardano attentamente il cartellino che indica 3,85 euro. Nemmeno il peso che corrisponde al doppio rispetto all’ovetto classico venduto nei negozi tutto l’anno. Ma il prezzo è davvero esagerato e ingiustificato.
Certo le sorprese Ferrero più belle, ma è altrettanto vero che l’ovetto Kinder non è tutto di cioccolato come gli altri.
La scritta sull’etichetta “Uovo dolce con sorpresa ricoperto di puro cioccolato”, indica un prodotto “ibrido”. Ottenuto abbinando un guscio bianco preparato con grassi vegetali non eccellenti, diversi dal burro di cacao, a un secondo guscio di cioccolato al latte.
C’è un altro elemento da considerare il prezzo del piccolo Kinder da 41 g. Non solo risulta il più caro tra tutte le uova vendute al supermercato, ma è anche aumentato del 14% rispetto all’anno scorso.
Ci piacerebbe sapere da Ferrero quali sono le motivazioni
Tutta la gamma Kinder Gransorpresa Ferrero ha prezzi sbalorditivi oscillanti da 55 a a 63 €/kg. Per comprendere il divario basta dire che le uova Lindt da 300 g, considerate di eccellente qualità, sono vendute a 68 euro/kg, le altre come Bauli, Zaini, Nestlè, Pernigotti….oscillano da 32 a 46 €/kg.
Ma in periodi di crisi economica come quelli attuali con meno di 4 euro si possono comprare uova di Pasqua da 210 g fatte di vero cioccolato, anche se la marca risula poco nota, come abbiamo visto nei supermercati Esselunga.
Il prezzo delle uova in generale può sembrare elevato
Perché si fa un confronto improprio con le tavolette che costano 3-4 volte meno.
Gli elementi da considerare per capire perché lievita il listino sono diversi: l’imballo vistoso, le spese di produzione e spedizione; le dimensioni, la sorpresa e il ricarico del supermercato che deve predisporre uno spazio molto ampio.
In ogni caso Pasqua è ancora lontana e basta aspettare 15 giorni per trovare sconti interessanti.
Fonte: il fatto alimentare