ZURIGO – Buon primo trimestre dell’esercizio 2015/2016, chiusosi il 30 novembre scorso, per Barry Callebaut: il produttore zurighese di cioccolato ha registrato un fatturato di 1,81 miliardi di franchi, in crescita del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In valute locali, a tassi di cambio costanti, il fatturato presenta una progressione del 13,3%, indica una nota aziendale. (Cambio 1 euro= 1,09 franchi svizzeri)
In termini di volume, Barry Callebaut annuncia un aumento del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2014/2015, a 494’873 tonnellate, nonostante nel periodo in rassegna il gruppo abbia dovuto far fronte a un mercato mondiale del cioccolato difficile, che ha subito una flessione del 3,7%.
In Europa, Barry Callebaut ha smerciato il 7,1% in più di tonnellate di cioccolato a 220’196. A un’evoluzione atona nella parte occidentale del Vecchio Continente ha fatto da contraltare un solida ripresa nell’Europa dell’Est. Il giro d’affari si è attestato a 750,3 milioni, in calo dell’1,6% rispetto al primo trimestre 2014/2015.
Il gruppo ha registrato un deciso aumento del fatturato fuori dall’Europa: nella regione Asia/Pacifico è salito del 7,8%, (+11,6% a tassi di cambio costanti) a 81,6 milioni di franchi. In termini di volume, l’incremento è stato del 13,9% a 20’716 tonnellate.
Nella regione Americhe, i volumi sono cresciuti del 13,2% a 131’230 tonnellate, nonostante in questa regione il mercato del cioccolato abbia subito una flessione del 5,4%.
Per il futuro, il CEO della società zurighese Antoine de Saint-Affrique si dice “prudentemente ottimista”, a causa delle condizioni di mercato difficili per i prodotti a base di cacao.