MILANO – Una corretta alimentazione può esser ancora una volta amica della salute. Lo rivela una ricerca condotta da una equipe di scienziati dell’Istituto di Ricerca Sbarro di Philadelphia. Assieme ai colleghi italiani dell’Università di Siena e dell’Aquila. Secondo questo lavoro la presenza di antiossidanti anche dal cacao nella dieta sono importanti. Perché possono giocare un ruolo sull’incidenza delle patologie neurodegenerative. Proprio come Alzheimer e Parkinson.
Per i ricercatori che hanno condotto lo studio pubblicato sul Journal of Cellular Biochemistry, i polifenoli del cacao stimolano la neuroprotezione. Attivando la sopravvivenza del fattore neutrofico cerebrale, in sigla Bdnf. È il fattore che contribuisce a sostenere la sopravvivenza dei neuroni esistenti. E a favorire la crescita di nuovi.
Più cacao per combattere morte precoce dei neuroni. “I nostri studi – spiega Annamaria Cimini dell’ateneo aquilano – lo dimostrano per la prima volta. Che cioè i polifenoli del cacao non agiscono solo come un mero antiossidante. Perché, direttamente o indirettamente, sono capaci di attivare il percorso di sopravvivenza del Bdnf. Contrastando così la morte neuronale”.
I risultati
Comprendere il potenziale di prevenzione e il meccanismo d’azione di un alimento è importante. Perché “può rappresentare un mezzo per limitare la progressione del deterioramento cognitivo”. Lo dice Antonio Giordano, direttore dell’Istituto Sbarro per la Ricerca sul Cancro e Medicina Molecolare. Quindi mangiare sano aiuta a vivere meglio. Questi risultati, secondo i ricercatori, possono avere importanti implicazioni per la prevenzione del deterioramento cognitivo. Negli anziani e nelle malattie neurodegenerative. Contrastando così la progressione della malattia.