BUJUMBURA – Il Burundi ha imboccato la via della privatizzazione della filiera del tè. Lo ha reso noto in conferenza stampa il direttore generale dell’ente per il tè, Alexis Nzohabonimana, che ha precisato come siano già “numerosi i privati che si apprestano alla coltivazione e commercializzazione di questo prodotto”.
La privatizzazione della filiera del tè in Burundi
L’alto dirigente ha aggiunto che le autorità hanno avviato le procedure per la privatizzazione dei cinque centri di raccolta e smistamento di cui dispone il Paese.
Noto per l’alta qualità, il tè degli altipiani del Burundi gode di un’ottima reputazione sul mercato e l’anno scorso la sua produzione è cresciuta del 20 per cento attestandosi a quota 8.016 tonnellate, 1.300 in più rispetto al 2009.