ROMA – Ormai i pagamenti tramite buoni pasto elettronici è sempre più facile (e consigliabile quando si pensa a limitare le occasioni di contagio). Da lunedì 14 settembre, arriva il Pos unico che vale per tutti i buoni che sostituiscono il servizio mensa. Una semplificazione voluta e approvata dal decreto definitivo giovedì 10 settembre alla Camera. In questo modo, l’obiettivo del Governo di appianare la burocrazia e ridurre i compiti a carico dei cittadini e delle imprese, risulta sempre più vicino. Leggiamo i dettagli dall’articolo di Marco Mobili su ilsole24ore.com.
Buoni pasto elettronici, una realtà sempre più concreta
Sarà più semplice utilizzare i buoni pasto elettronici, arriva il Pos unico utilizzabile per tutti i buoni sostitutivi del servizio mensa. A spingere per una forte semplificazione dell’utilizzo del buono pasto elettronico è il decreto approvato definitivamente giovedì 10 settembre alla Camera con cui il Governo punta a ridurre gli adempimenti burocratici e ridurre gli adempimenti a carico di cittadini e imprese nei rapporti con la pubblica amministrazione e nella vita quotidiana.
Il decreto è stato firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha peròaccompagnato la firma con una lettera ai presidenti di Camera e Senato e al presidente del Consiglio nella quale sottolinea come “diverse disposizioni” non risultano riconducibili alle finalità originarie e invita il Governo «a vigilare affinché nel corso dell’esame parlamentare dei decreti legge non vengano inserite norme palesemente eterogenee rispetto all’oggetto e alle finalità dei provvedimenti d’urgenza». Inoltre Mattarella ha rappresentato «al Parlamento l’esigenza di operare in modo che l’attività emendativa si svolga in piena coerenza con i limiti di contenuto derivanti dal dettato costituzionale».
Arriva il terminale unico per i buoni pasto
Con quest’ultimo obiettivo arriva la novità introdotta al Senato e ratificata dalla Camera sui buoni pasto elettronici, ossia ridurre gli oneri per gli esercenti e facilitare l’utilizzo del buono al lavoratore in pausa pranzo. Con il nuovo articolo 40-bis, che entrerà in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto sulle Semplificazioni (n. 76 del 2020), con tutta probabilità dalla prossima settimana, viene disposto che in caso di buoni pasto in forma elettronica, dovrà essere assicurato agli esercizi convenzionati un unico terminale di pagamento.
Oggi infatti in quasi tutti gli esercizi commerciali, come bar, tavole calde, ristoranti o quelli della grande distribuzione, convenzionati non è difficile vedere più macchinette abilitate al pagamento elettronico dei buoni pasto. Quasi una per ogni società emittente. Così come non è raro sentirsi rifiutare il pagamento del pranzo o della pausa caffè perché il pos dedicato al nostro buono pasto non funziona o l’esercente ne è sprovvisto.
La lotta al contante
Con il Pos unico si punta anche a incentivare ancora di più l’uso del buono elettronico. Occorre, infatti, ricordare che anche il buono pasto elettronico rientra nel cosiddetto Piano Cashless del Governo. Oggi il buono elettronico gode infatti di una maggiore esenzione fiscale tale da renderlo fiscalmente più “attraente” di quello cartaceo. Inoltre secondo il Regolamento sulle disposizioni in materia di servizi sostitutivi di mensa il buono pasto elettronico contiene in fase di memorizzazione sul relativo carnet elettronico tutta una serie di informazioni come il codice fiscale o la ragione sociale del datore di lavoro nonché quelli della società di emissione, così come il valore facciale espresso in valuta corrente e il termine temporale di utilizzo, la data di utilizzo del buono pasto e i dati identificativi dell’esercizio convenzionato presso il quale il buono è utilizzato. Un numero o un codice identificativo associa il buono digitale al suo utilizzatore.