NEW YORK – Dall’online all’offline il passo è breve, ma ha bisogno della giusta atmosfera: è così che Bumble, piattaforma di dating, ha deciso di gestire i primi appuntamenti dei suoi utenti con la creazione di un locale apposito. Nella Grande Mela, a Soho, è stato inaugurato questo luogo magico di incontro. Leggiamo la notizia da brand-news.it.
Bumble organizza, voi dovete solo presentarvi
Inaugurato con un anno e mezzo di ritardo causa covid, ha aperto i battenti a Manhattan, nella zona di Soho, il primo caffè firmato da Bumble, la piattaforma di dating online in cui sono le donne a fare la prima mossa.
Chiamato Bumble Brew, nasce da una partnership tra Bumble e il ristorante italiano Pasquale Jones, che sta proprio lì accanto.
Come spiega Fortune, il locale era stato pensato inizialmente con un menù composto soprattutto da piatti da condividere, gesto ormai disdicevole specie tra semi-sconosciuti dopo la pandemia. L’idea è stata archiviata a favore di un posizionamento più coerente con i tempi, ovvero un luogo dove incontrarsi in “sicurezza” e instaurare “relazioni sane” e alla pari, il tutto davanti a piatti appetitosi in stile mediterraneo – 20 euro circa a piatto – e in un ambiente curato – giallo Bumble – progettato da Float Studio. L’ideale per persone che sono state a lungo chiuse in casa e vogliono conoscere qualcuno vis a vis.Nonostante la popolarità delle relazioni online, l’azienda ha infatti colto il desiderio di incontri dal vivo: secondo un sondaggio di giugno, il 90% degli utenti preferirebbe che il primo appuntamento si svolgesse nella vita reale.
Inizialmente il locale sarà aperto solo per la colazione
Dal 31 luglio anche a pranzo e dal 7 agosto anche a cena, non solo per tenere il passo con le ferie dei newyorkesi ma anche per far fronte alla carenza di staff che stanno sperimentando molti ristoranti anche negli Usa.
Bumble Brew in futuro potrà ospitare anche eventi live, come un tempo era stato fatto nel pop-up Bumble Buzz. Dopo il test di New York, Bumble vedrà se espandere il format in altre città – specie ad Austin, dove c’è l’headquarter – come era inizialmente nei piani, ridimensionati però della pandemia.
