SOFIA – In Bulgaria anche bere il caffè è un modo per protestare. Da 31 giorni i manifestanti stazionano di fronte al parlamento e alla sede del governo per chiedere le dimissioni del consiglio dei ministri. In quanto accusato di corruzione.
Bulgaria: lo sciopero a base di caffè
Il 14 giugno il premier Plamen Oresharski aveva nominato il trentaduenne parlamentare Delyan Peevski a capo dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale. La decisione ha scatenato l’indignazione della popolazione. Perché Peevsky, figlio della proprietaria di un grosso gruppo mediatico bulgaro e in politica dall’età di ventuno anni ed è stato coinvolto in diversi scandali di corruzione.
E ad ogni manifestazione i bicchierini usati per il caffé vengono poi contati per constatare il numero dei partecipanti.