La creazione dello chef è stata oggetto di curiosità dalla nota rivista New York Times, la quale ha spiegato che si tratta di un prodotto in cui viene utilizzato un ingrediente molto più costoso del latte di mucca: non a caso il cappuccino viene venduto al prezzo di venti dollari. Leggiamo di seguito l’articolo pubblicato sul portale dell’Ansa.
Il cappuccino con il latte di bufala
NEW YORK – Nuova frontiera per il cappuccino a New York, fatto solo con latte di bufala. L’idea nasce dalla creatività dello chef italiano Giuseppe Bruno, del ristorante Sistina, il quale ha ribattezzato quella che è una delle bevande italiane più famose al mondo, Cappuccino d’oro, sia per la foglia d’oro sopra la schiuma, sia per la preziosità della tazzina in cui viene servito, con rifiniture dorate.
“È un servizio del ‘900 – spiega lo chef – fatto dall’azienda Ginori, che produce ceramiche dal 1735. Sono tazze che venivano fatte per la corte del Re Vittorio Emanuele, sono uniche nel loro genere”.
L’originale cappuccino non è sfuggito all’attenzione del New York Times, il quale nella sezione food fa notare che lo chef ha scoperto un modo seducente di fare il cappuccino, usando appunto il latte di bufala, solitamente usato per mozzarella. Spiega anche che si tratta di un prodotto molto più costoso del latte di mucca e non a caso il cappuccino d’oro viene venduto al prezzo di venti dollari.