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British Coffee Association (Bca) stabilisce nuove regole del servizio di arbitrato

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MILANO – La British Coffee Association (Bca) annuncia in un comunicato l’entrata in vigore dal 1° febbraio del nuovo Regolamento del servizio di arbitrato di Londra frutto di un’ampia revisione compiuta da un giurista specializzato in diritto arbitrale. Le nuove regole aggiornano le norme precedentemente vigenti e sono in piena ottemperanza con l’ English Arbitration Act del 1996. La camera procederà ora all’allargamento dell’Albo degli Arbitri. Verranno svolti, a tale scopo, dei corsi di formazione la cui iscrizione e frequenza è obbligatoria per tutti coloro che desiderino essere ammessi all’Albo.

British Coffee Association: cosa cambia

I candidati devono attualmente operanti nel commercio fisico del caffè verde o nell’industria e avere maturato un’esperienza in tale settore specifico di almeno 5 anni. Devono inoltre dimostrare, quale ulteriore requisito, un adeguato livello di competenza nella lingua inglese. Esistono tradizionalmente varie camere arbitrali del caffè (da ricordare anche la Camera Arbitrale Italiana del Caffè, fondata nel 1977 e operante presso la Camera di Commercio di Genova, ndr.) sia in Europa che al di fuori dell’Europa. Detti organi si caratterizzano per il fatto di avere un Albo degli Arbitri costituito da persone residenti nel paese in cui ha sede la camera.

In base alla legislazione inglese, la persona che risiede e lavora al di fuori del Regno Unito può anch’essa svolgere la funzione di arbitro in una corte inglese

Anche se gli arbitri necessitano di incontrarsi di persona (per esempio per un’audizione), detti incontri non devono necessariamente avere luogo sul territorio del Regno Unito e possono essere adeguatamente svolti anche al di fuori di esso. E, naturalmente, l’arbitrato può essere validamente condotto anche senza il bisogno che i componenti del collegio arbitrale si incontrino di persona attuando tutte le comunicazioni tra gli arbitri mediante posta elettronica o telefono. L’unica condizione richiesta dalla nuova legislazione inglese è che le parti concordino che la sede legale dell’arbitrato si trova entro l’Inghilterra o il Galles, requisito questo soddisfatto dal nuova Regolamento di Arbitrato di Londra.

La camera arbitrale di Londra ha ampia esperienza nel risolvere dispute relative (oltre al caffè) al commercio di varie materie prime quali zucchero, cacao, frumento, oli di semi. La normativa contrattuale di diritto inglese relativa a questi commerci e la legge procedurale inglese regolante gli arbitrati con sede in Inghilterra e Galles ha avuto modo di evolversi nell’arco di un lungo periodo di tempo. La fonte inglese è costituita dall’Arbitration Act del 1996.

Nel 1996, una commissione consultiva del governo inglese raccomandò l’emanazione di una nuova normativa, migliorata, “predisposta secondo un ordine logico ed espressa in un linguaggio il più possibile chiaro e scevro da tecnicismi, in modo da essere immediatamente comprensibile anche ai non specialisti”. Ciò ha portato, per l’appunto, all’emanazione dell’Arbitration Act del 1996, che regola il funzionamento della Camera Arbitrale di Londra. Fonte: British Coffee Association

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