MILANO – Il raccolto 2022/23 è in pieno corso in Brasile (vedi più in basso le stime di S&F), ma i mercati fanno già le loro scommesse sul raccolto 2023/24. E i pareri non sono concordi. Gli ottimisti non mancano. La loro tesi è che la prossima annata segnerà un’ulteriore ripresa produttiva: siccità e gelate dell’anno scorso hanno tenuto il raccolto di arabica di quest’anno molto al di sotto del suo potenziale.
Di qui l’ipotesi, che il prossimo raccolto, in presenza di condizioni favorevoli, possa segnare un nuovo, potente balzo in avanti invertendo la ciclicità biennale.
Questa perlomeno è la visione prevalente in un campione di addetti ai lavori consultato dal consueto sondaggio mensile di Reuters.
La media delle risposte prevede, per il prossimo anno, un raccolto brasiliano di 71 milioni di sacchi, contro i 63 milioni stimati per quest’anno.
Sempre secondo gli esiti del sondaggio, questa prospettiva spingerà i prezzi al ribasso nell’ultimo parte dell’anno.
New York chiuderà il 2022 a 180 centesimi: oltre il 20% in meno rispetto alla chiusura di fine dicembre 2021. Londra si attesterà a 1.900 dollari: anche in questo caso, circa il 20% sotto l’ultima chiusura dell’anno scorso.
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