giovedì 19 Dicembre 2024
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Il Brasile ufficializza l’aumento del minimo garantito per gli arabica a 307 reais

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MILANO – Il prezzo minimo garantito per il sacco da 60 kg di caffè arabica passa in Brasile da 261,69 a 307 reais (153 dollari o 117 euro). Dopo le indiscrezioni trapelate dai media lo scorso fine settimana, martedì l’annuncio ufficiale, affidato a un comunicato del ministero dell’agricoltura.

Contrariamente a quanto anticipato dall’Agência Estado, il prezzo minimo dei robusta rimane invece invariato a 156,57 reais. Non si è ritenuto necessario intervenire anche su questa seconda voce, poiché – afferma il comunicato del minagricoltura – “gli attuali valori di mercato coprono i costi di produzione”. I produttori avevano chiesto 340 reais/sacco per gli arabica e 180 reais/sacco per il conillon.

Ribadiamo ancora una volta che il preço mínimo non costituisce in alcun modo un vincolo di mercato, bensì rappresenta il prezzo benchmark al quale fare riferimento nei rari acquisti operati direttamente sul mercato dal governo, nonché nell’applicazione degli strumenti a sostegno dei prezzi.

Le misure a supporto del settore sono una priorità governativa, si afferma ancora nel comunicato. I produttori sperano che il governo opti per una riproposizione del programma Pepro (Premio equalizzatore pagato al produttore) attuato l’ultima volta nel 2007.

“Il Pepro sarebbe a nostro giudizio la soluzione più indicata, poiché consentirebbe di coprire volumi maggiori a costi più bassi per il governo” ha dichiarato a tale proposito Silas Brasileiro, neodeputato federale nonché presidente esecutivo del Consiglio nazionale del caffè (Cnc), il principale organo rappresentativo del settore privato, di cui fanno parte, associazioni, cooperative e federazioni agricole degli stati produttori.

Riguardo al nuovo prezzo minimo, Brasileiro si è detto soddisfatto a metà; I 307 reais “sono meglio di niente” ha commentato. Aggiungendo però che il governo ha stabilito tale prezzo facendo riferimento al costo di produzione. Quello rilevato per il raccolto 2012/13 (304,72 reais/sacco). E non a quello stimato da Conab per il 2013/14 di 336,13.

“L’importante è che ci siano dei riaggiustamenti periodi” ha osservato in conclusione Brasileiro notando come il prezzo sia rimasto invariato per 4 anni.

La presidente Abreu critica

Molto critica invece la presidente della Confederazione nazionale dell’agricoltura e della zootecnia.

La senatrice Kátia Abreu sottolinea in una nota come il nuovo prezzo minimo non copra nemmeno i costi di produzione. Per lo meno quelli previsti per il nuovo raccolto di arabica, che è già iniziato in alcune aree della Zona da Mata (Minas Gerais) e nell’Espírito Santo

Una recente indagine Campo Futuro/CNA – osserva ancora Abreu – ha rivelato datiinteressanti. Che in varie regioni del Minas Gerais (Guaxupé, Santa Rita do Sapucaí e  Manhumirim) i costi di produzione superano i 350 reais/sacco. E nelle aree montagnose, come la regione di Manhumirim, già l’anno scorso i costi si attestavano attorno ai 571,28 reais/sacco.

Cresce intanto l’attesa per la seconda stima Conab sul raccolto 2013/14, che dovrebbe essere pubblicata, salvo rinvii dell’ultima ora, il 14 maggio.

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