MILANO –Di quanto sarà inferiore il prossimo raccolto brasiliano a quello record del 2016/17?
E quali saranno le aree maggiormente penalizzate nel corso della stagione entrante?
Cercheremo di dare una prima risposta a questi interrogativi attraverso una disamina più approfondita dei dati contenuti nella prima stima ufficiale.
Con una doverosa premessa.
Le cifre sul raccolto brasiliano divulgate da Conab – l’Agenzia per l’Approvvigionamento Agricolo, dipendente dal Ministero dell’Agricoltura – sono tradizionalmente sottostimate.
Tanto che la stessa Organizzazione Mondiale del Caffè ha smesso ormai di prenderle per oro colato.
Ciò non toglie che il lavoro degli esperti e dei tecnici– dall’analisi sul campo all’elaborazione dei dati – sia estremamente accurato.
Anche perché Conab può contare su mezzi e strutture superiori a quelle di qualsiasi analista privato.
E sebbene le cifre siano “addomesticate” – in ragione delle forte pressioni esercitate dalla potente lobby dei produttori – esse sono comunque utili a cogliere tendenze e andamenti di fondo.
Breve riepilogo
Ciò detto torniamo ai dati diffusi ieri dal Minagricoltura brasiliano. La produzione 2017/18 è stimata da Conab tra i 43,65 e i 47,51 milioni di sacchi.
Ciò equivale a una flessione compresa tra il 7,5% e il 15%, a seconda che si consideri l’ipotesi più ottimistica o quella più pessimistica.
Il raccolto di arabica si attesterà tra i 35 (-19,3%) e i 37,88 (-12,7%) milioni di sacchi.
Quello di robusta tra gli 8,64 e i 9,63 milioni di sacchi. Per un incremento compreso tra il l’8,1 e il 20,5%, rispetto alla produzione 2016/17.
Minas Gerais
Le flessioni più marcate si avranno negli stati produttori del sud-est. A cominciare dal Minas Gerais, dove la produzione si attesterà tra i 25,4 e 26,81 milioni di sacchi, in massima parte di arabica.
La produttività subirà un calo compreso tra il 14,6 e il 9,9% mantenendosi comunque su livelli elevati (tra 25,98 e i 27,43 sacchi/ha).
Buona parte delle aree è reduce da un’annata record e pagherà dunque lo sforzo sopportato dalle piante nel raccolto precedente.
Al di là dell’incidenza dei fattori ciclici va anche osservata una parziale contrazione delle aree produttive dovuta sia alle forti potature (“esqueletamento”), che agli interventi di rinnovo.
L’andamento climatico è stato generalmente favorevole, soprattutto a partire da fine ottobre.
Nel Sud de Minas, la produzione (dato medio) è prevista in calo del 19,18% a 13,44 milioni di sacchi. I dati preliminari indicano un’espansione significativa (+37,2%) dell’area in formazione e una riduzione (-5,8%) di quella in produzione.
La produttività media subirà un calo del 14,25%, passando de 31,72 a 27,20 sacchi/ha.
Ancora più marcata la flessione produttiva nel Cerrado Mineiro (Triângulo, Alto Paranaíba e Noroeste): Conab prevede che il raccolto di questa regione sarà di soli 4,56 milioni di sacchi: il 38,4% in meno rispetto al 2016/17.
La produttività diminuirà di un terzo (-33,3%) scendendo a 26,95 sacchi/ha, contro gli oltre 40,4 sacchi/ha del 2016. Il resto lo farà la contrazione delle aree produttive (-7,5%).
In Zona da Mata, Rio Doce e Central sarà invece annata positiva. La produzione crescerà del 22,7% a 7,46 milioni di sacchi, grazie all’incremento della produttività (+17,3% a 26,47 sacchi/ha) e delle aree produttive (+4,6%).
Raccolto in ripresa anche in Norte de Minas e Jequitinhonha/Mucuri (5,41%), grazie alle condizioni climatiche in miglioramento
Espírito Santo
La produzione sarà in ulteriore calo. Conab la stima tra i 7,34 e gli 8,43 milioni di sacchi, per una flessione compresa tra il 18,1% e il 6%.
Il raccolto di arabica è previsto tra i 2,74 e i 3,13 milioni di sacchi, contro i 3,93 dell’anno scorso.
Per i robusta, l’aspettativa è quella di una produzione compresa tra i 4,61 e i 5,3 milioni di sacchi. All’avverarsi dell’ipotesi più pessimistica ci sarà una nuova flessione (-8,5%). Se si realizzerà quella più ottimistica si avrà invece un incremento del 5,2%.
I entrambi i casi, la produttività sarà in ripresa. Ma le maggiori rese unitarie saranno annullate – in tutto o in parte – da un consistente calo delle aree produttive dei robusta(-9,5%).
Quest’ultimo va attribuito alle forti potature.
Ma anche allo sradicamento degli arbusti irreparabilmente danneggiati, nelle zone maggiormente colpite dalle siccità degli ultimi anni. E al rallentamento degli interventi di rinnovo delle colture.
San Paolo
Il San Paolo presenta tradizionalmente variazioni molto accentuate nell’ambito del ciclo biennale.
Questa regola troverà conferma quest’anno, con un forte calo di produzione e produttività dai volumi record dell’anno scorso (oltre 6 milioni di sacchi, per una produttività vicina ai 30 sacchi/ha). Conab prevede un raccolto tra i 4 e i 5 milioni di sacchi.
Questo scenario comporta una flessione compresa tra il 17,1% e il 32,9%. Il calo preventivato, in termini di produttività, è analogo.
Bahia
È lo stato dal quale giungono le principali note positive. La produzione crescerà sino al 50% superando i 3,1 milioni di sacchi.
Il raccolto di arabica vedrà incrementi marginali (inferiori al 5%).
Quello di conillon potrebbe più che raddoppiare, grazie alla forte ripresa produttiva prevista nella regione dell’Atlantico.
Rondônia
La produzione (100% robusta) potrebbe sfiorare i 2 milioni di sacchi.
Lo stato sta promuovendo il passaggio a varietà selezionate ad alto rendimento e la produttività (tuttora bassa) appare destinata a crescere ancora in futuro.
Paraná
L’andamento climatico – con gelate invernali e un regime irregolare delle precipitazioni – non è stato dei più favorevoli.
Il ricorrere di un’annata positiva nel ciclo biennale consentirà comunque un incremento della produzione, che sarà di 1,2-1,3 milioni di sacchi, in crescita sino al 24% sull’annata precedente.