domenica 22 Dicembre 2024
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Brasile, nuovo sondaggio condotto tra gli addetti ai lavori stima il raccolto 2012/13 in 52,16 milioni di sacchi. Produttori e trader ritengono probabile una ripresa dei prezzi ma temono i possibili contraccolpi negativi della crisi finanziaria nell’Eurozona

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MILANO – Ancora stime sul raccolto brasiliano, nel consueto balletto delle cifre di inizio stagione, dove ciascuno cerca di portare acqua al proprio mulino. Le nuove cifre giungono, questa volta, da un sondaggio Thomson Reuters, che ha registrato le opinioni di 130 partecipanti a un evento specialistico dedicato al mercato del caffè nell’ambito del seminario “Prospettive per l’Agribusiness nel 2012/13” organizzato a San Paolo da BM&Fbovespa.

La media delle risposte fornite ha indicato una produzione 2012/13 di 52,16 milioni di sacchi. Di più rispetto alle cifre ufficiali Conab, che prevede, lo ricordiamo, un raccolto di 50,45 milioni di sacchi, ma notevolmente al di sotto delle stime dei trader e dell’industria, attestate, mediamente, tra i 54 e i 56 milioni di sacchi. Gli intervistati stimano inoltre in 20,2 milioni di sacchi, il consumo interno per il 2012, in linea con le previsioni formulate a inizio anno dall’Abic, l’associazione brasiliana dell’industria.

Durante un pannel ospitato dall’evento sono emerse posizioni critiche sulle cifre contenute in un recente report del servizio estero del minagricoltura americano (Usda), che stima il prossimo raccolto brasiliano in 55,9 milioni di sacchi. Un dato definito irrealistico da molti degli addetti ai lavori che hanno partecipato alla discussione. Questa stima, a loro detta, al pari di altre stime “eccessivamente ottimistiche”, avrebbe contribuito non poco alla forte flessione dei prezzi avvenuta alla borsa di New York dall’inizio dell’anno.

“L’impressione è che Usda arrotondi sempre le sue cifre verso l’alto” ha dichiarato in merito Luiz Otávio Araripe, analista di mercato. Sulla stessa lunghezza d’onda Eduardo Carvalhaes, di Escritório Carvalhaes, noto broker di Santos. “Gli operatori sulle piazze finanziarie spesso non hanno una percezione precisa dei fondamentali e lavorano su prospettive a brevissimo termine” ha dichiarato aggiungendo “le scorte sono virtualmente azzerate e la prossima annata non ci sarà penuria, ma nemmeno abbondanza”.

“Il mercato è ormai prossimo ai minimi. La propensione dei fondi ad andare corti si è ormai esaurita – ha dichiarato Luiz Hafers, importante produttore di caffè ed ex presidente dell’influente Sociedade Rural Brasileira – Non ho dubbi sul fatto che il mercato tornerà a salire. Rimane soltanto da vedere quando”.

Vari report indicano intanto la possibilità che il tempo piovoso possa far slittare anche di alcune settimane l’inizio delle operazioni di raccolta nelle principali aree di produzione. La conferma giunge da una recente intervista a Carlos Paulino, presidente del colosso cooperativo Cooxupé (12 mila associati), ripresa da vari media nazionali. Secondo Paulino, le precipitazioni rischiano non soltanto di ritardare la raccolta, ma anche di incidere negativamente sugli standard qualitativi.

Per quanto riguarda le stime produttive, il presidente di Cooxupé prevede che il raccolto nell’area geografica in cui è presente la cooperativa – Sul de Minas, Alto Paranaíba (Cerrado Mineiro) e Vale do Rio Pardo (San Paolo) – raggiungerà i 10 milioni di sacchi, grosso modo in linea con quello del 2010/11. I magazzini di Cooxupé potrebbero ricevere sino a 6 milioni di sacchi di caffè. Va intanto ricordato che il governo brasiliano ha stanziato, per mezzo del Fondo per la tutela dell’economia caffearia (Funcafé) 1,4 miliardi di reais (563 milioni di euro), per finanziare le operazioni di raccolta e magazzinaggio, di cui 900 destinati direttamente ai produttori. Qualora il budget dovesse esaurirsi saranno disponibili ulteriori 500 milioni.

In materia di prezzi, la situazione rimane buona, ha osservato ancora Paulino. Nonostante il calo di New York – ha aggiunto – i prezzi di riferimento per gli arabica nel Sul de Minas e nel Cerrado erano la scorsa settimana attorno ai 400 reais/sacco, contro i 280 reais che si registravano 2 anni fa in questo stesso periodo. Rimane la preoccupazione per i possibili contraccolpi della crisi dell’Eurozona: “Mi preoccupa la situazione finanziaria e l’impatto che essa potrebbe avere sui consumi in Europa. In borsa, gli investitori scappano dal rischio quando il mercato è volatile”.

Possibili ritardi nell’inizio del raccolto sono prospettati anche da Terra Forte Exportação e Importação de Café Ltda., che mantiene, comunque, nella sua terza stima, la previsione di un raccolto di 53,9 milioni di sacchi, dei quali 37,4 di arabica e 16,5 di robusta. “I ritardi sono dovuti alla fioritura più tarda intervenuta quest’anno – si legge in un report del commerciante di São João da Boa Vista (stato di San Paolo) – ma hanno inciso anche le piogge di quest’ultimo mese, che danno l’impressione di avere influito negativamente anche sulla qualità del raccolto, in particolare nella regione di Zona da Mata. Le precipitazioni potrebbero tuttavia rivelarsi benefiche per il successivo raccolto 2013/14, per il quale le prospettive, al momento, “si preannunciano buone”.

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