MILANO – Ancora dati e previsioni dal Brasile. Le cifre, questa volta, sono quelle di Safras & Mercado. Nella sua prima stima per il 2014/15, l’autorevole analista agricolo brasiliano valuta l’attuale raccolto in 48,9 milioni di sacchi. S&M ha inoltre rivisto al rialzo la stima sul raccolto 2013/14 portandola a 53,6 milioni di sacchi, contro i 52,9 milioni precedentemente indicati.
Tornando al 2014/15, la produzione di arabica è prevista in 33,40 milioni di sacchi, in calo del 15,4% sull’annata precedente. In forte ripresa (+9,9%) invece il raccolto di conillon, che dovrebbe raggiungere i 15,5 milioni di sacchi.
Nonostante il ricorrere di un’annata positiva del ciclo biennale, il raccolto 2014/15 è destinato a subire una flessione dell’8,8%, da imputarsi principalmente ai gravi danni arrecati alle colture dalla siccità di inizio anno. Il dato indicato da S&M prefigura comunque un calo produttivo meno accentuato rispetto a quello ipotizzato da Conab (-9,3%) e dal Consiglio brasiliano del caffè (9 milioni di sacchi in meno al realizzarsi dell’ipotesi più pessimistica).
S&M ha in effetti osservato, nella prime fasi delle operazioni di raccolta, rendimenti superiori alle attese.
“Ciò non significa che non ci sarà un calo produttivo – commenta in una nota l’analista Gil Barabach – La minor produzione è un dato assodato. Tuttavia, il calo potrebbe essere minore rispetto a quanto ipotizzato sino ad ora”.
Una considerazione, questa, che sembrerebbe confermare le dichiarazioni di inizio mese del ministro dell’agricoltura brasiliano Neri Geller, nelle quali si ipotizzava una possibile revisione al rialzo delle cifre ufficiali Conab.
Va osservato intanto che l’indice CEPEA/ESALQ ( arabica tipo 6 bebida), considerato un benchmark per quanto riguarda i prezzi interni, ha subito a maggio il primo arretramento (-4,5%), dopo 4 mesi segnati da forti e costanti incrementi. Il valore rilevato lo scorso mese è stato di 429,28 reais per sacco da 60 kg (circa 192,6 dollari per sacco), comunque superiore del 48,3% al valore di gennaio.
Il mercato interno brasiliano continua a presentare un’elevata volatilità dettata dall’incertezza sull’esito del raccolto e dall’andamento dei mercati internazionali.
New York ha chiuso venerdì al rialzo di 175 punti. Il contratto principale (settembre) è risalito a 176,45 centesimi.