MILANO – Il dibattito sulla nuova normativa anti-deforestazione tiene banco nei paesi produttori, a cominciare dal Brasile. Il Consiglio degli esportatori brasiliani di caffè (Cecafé) ha partecipato la scorsa settimana al workshop “Tracking Coffee & Deforestation”, promosso dalla Federazione europea del caffè (Ecf) e dall’Agenzia dell’Unione europea per il programma spaziale (Euspa).
Un appuntamento che ha visto la presenza di commercianti crudisti, torrefattori, associazioni dei paesi produttori e importatori, nonché dell’Ico e dell’Agenzia tedesca di cooperazione internazionale (Giz).
Cecafé è stata rappresentata ai massimi livelli dal direttore generale Marcos Matos, che ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei paesi produttori nella fase di implementazione della nuova legge, prevista di qui a dicembre 2024.
L’organizzazione brasiliana ha svolto, nella prima giornata di lavori, una presentazione nella quale ha esposto i progressi realizzati negli ultimi decenni dalla caffeicoltura brasiliana sul fronte della sostenibilità sottolineando, a tale proposito, l’importanza del Codice forestale e del Catasto ambientale rurale.
Matos ha presentato inoltre la Piattaforma brasiliana di tracciabilità, sviluppata e promossa da Cecafé, la cui catena di custodia rispecchia l’organizzazione efficiente e capillare del settore brasiliano del caffè, a livello produttivo, logistico e commerciale.
“Sulla base di quanto abbiamo realizzato, siamo stato indicati come progetto pilota di riferimento per l’UE nell’implementazione della nuova normativa” ha spiegato Matos in un’intervista.
“Saremo partner dell’Euspa e dell’Ecf, nel fornire competenze, esperienze e benchmark da replicare in altri paesi”.
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