MILANO – La ricerca agronomica applicata compie un significativo progresso verso la coltura commerciale del caffè senza caffeina. A renderlo possibile, un nuovo metodo per l’identificazione e la selezione di piante di Coffea Arabica a basso tenore di caffeina, messo a punto e brevettato da due ricercatrici brasiliane: Mirian Perez Maluf, della Società di ricerca agricola brasiliana (Embrapa), e Maria Bernadete Silvarolla, dell’Istituto agronomico (Iac).
“Il metodo rappresenta un importante passo in avanti nello sviluppo di cultivar di caffè arabica naturalmente decaffeinate o a basso tenore di caffeina. Da tale innovazione trarranno beneficio tanto i produttori quanto l’industria del caffè e i consumatori” sostiene Silvarolla.
“Tale metodo è stato validato sul campo e siamo stati in grado di trasferire la caratteristica dell’assenza o di un bassissimo tenore di caffeina a varie generazioni di piante di diversa origine genetica” aggiunge Maluf.
Il lavoro di Silvarolla ha compreso l’identificazione di mutanti naturalmente decaffeinati. E il successivo incrocio fra tali materiali e delle cultivar élite, che uniscono qualità agronomiche e industriali.
“Esaurita questa fase siamo passati alla selezione di generazioni segreganti, con l’obiettivo di trasferire i geni responsabili della caratteristica del basso contenuto di caffeina dei mutanti alle cultivar élite, nell’intento di coniugare il basso tenore di caffeina e l’alta produttività delle cultivar” spiega la stessa Silvarolla.
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