MILANO – La pioggia in Brasile riaccende le speranze per il prossimo raccolto, che non sarà da record, ma dovrebbe perlomeno segnare una qualche ripresa rispetto ai volumi di quest’anno. Ne è convinto Jorge Esteve, vice presidente della divisione brasiliana di Ecom Trading, uno dei massimi commercianti crudisti al mondo.
Secondo Esteve, gli elevati livelli delle precipitazioni, a partire da fine settembre, hanno migliorato sensibilmente la situazione.
Da cui un moderato ottimismo per il raccolto 2022/23 del Brasile, che coinciderebbe normalmente con un’annata positiva del ciclo biennale.
Un ottimismo non condiviso però da Fundação Procafé. Secondo la prestigiosa fondazione del minagricoltura brasiliano, le piogge di inizio primavera hanno sì consentito, in buona parte della cintura del caffè, il reintegro dell’umidità dei suoli.
Ma rimangono i danni dovuti a mesi di siccità e alle gelate, che minano in partenza il potenziale produttivo. Inoltre – sostiene Fundação Procafé – l’esito della fioritura non è stato dei migliori.
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