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BRASILE – Ingenti i danni arrecati ai raccolti dalla siccità

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MILANO – Sempre più pesante il bilancio dei danni arrecati dalla siccità all’economia agricola brasiliana. Un caso emblematico è quello del comune di Três Pontas, nel Minas Gerais meridionale, dove il sindaco Luís Paulo Rabello ha dichiarato la stato di emergenza per le perdite subite dal settore agricolo.

Secondo le statistiche meteo rilevate dalle stazioni locali, Três Pontas ha avuto appena 59 mm di pioggia tra gennaio e marzo, contro una media di 232 mm nei due anni precedenti. L’agricoltura costituisce l’80% delle attività economiche del territorio, sul quale vive una popolazione di 54.000 abitanti.

Secondo le stime dei tecnici della cooperativa Cocatrel andrà perso circa un terzo del raccolto di caffè, che non supererà i 300.000 sacchi, oltre che il 40% del raccolto di soia e il 55% della produzione di miglio.

“Il danno economico sarà comunque incalcolabile” ha dichiarato alla stampa il responsabile tecnico della cooperativa Roberto Felicori, che ha aggiunto: “per alcune colture abbiamo già dei dati certi, per altre (compreso il caffè) siamo ancora nel campo delle ipotesi non essendo state completate le operazioni di raccolta”.

La speranza è ora che l’atto dell’amministrazione comunale contribuisca a sensibilizzare le autorità facilitando l’erogazione dei sussidi e la concessione delle agevolazioni.

Un intento condiviso dal presidente del sindacato dei produttori rurali di Três Pontas, Gilvam Mendonça Mesquita, secondo il quale gli agricoltori registrano sin d’ora perdite nell’ordine dell’80% sui loro raccolti di quest’anno.

“Quando il potere pubblico riconosce che il produttore sta attraversando un momento di grande difficoltà aumenta anche il potere contrattuale e diventa più facile rinegoziare i debiti con le istituzioni finanziarie” ha dichiarato Mesquita.

Bene il raccolto di conillon

Situazione radicalmente opposta nello stato di Bahia, dove i produttori di conillon prevedono un raccolto in forte crescita.

Merito delle piogge, quest’anno più abbondanti e tempestive rispetto alla stagione passata.

I coltivatori di Eunápolis, un comune nel sud dello stato, si aspettano che la produttività aumenti di oltre il 30% rispetto all’anno scorso, raggiungendo i 95 sacchi/ha.

“Le precipitazioni nel periodo di formazione dei frutti hanno consentito un eccellente maturazione” spiega Edson Romano, responsabile della Fazenda Graciosa, una proprietà che si estende su oltre 300 ettari, con circa un milione di arbusti.

I prezzi?

Attualmente sono attestati tra i 240 e i 250 reais/sacco (108-112,4 dollari), contro i 180-200 reais dell’anno scorso.

“Aspettiamo che salgano ancora – a 270-280 reais – in modo da accrescere ulteriormente la redditività di questo raccolto” ha dichiarato Romano.

Abic pessimista

“Molti cercano di calcolare l’entità dei danni causati dalla siccità, ma avremo un quadro preciso della situazione soltanto a raccolto completato”. Così Nathan Herszkowicz, direttore esecutivo di Abic, l’Associazione brasiliana dell’industria del caffè.

Herszkowicz condivide comunque – come ipotesi di lavoro – le cifre del recente studio Procafé promosso dal Consiglio brasiliano del caffè (Cnc). Prendendo a riferimento i dati della prima stima ufficiale Conab, Procafé prevede un raccolto compreso tra i 40,09 e i 43,3 milioni di sacchi per il 2014/15 e di 38,7 – 43,6 milioni per il 2015/16.

“Le stime per il 2015 indicano un volume complessivo di raccolto di 40 milioni di sacchi circa, a fronte di una domanda preventivabile sin d’ora in almeno 50 milioni di sacchi (di cui una ventina per il consumi interni, ndr.)” ha dichiarato Herszkowicz in un’intervista .

Il numero uno dell’Abic esclude, che nei prossimi due anni possano insorgere problemi di approvvigionamento gravi a livello globale, ma avverte che i prezzi saliranno ancora e che ci attende un periodo di forte volatilità.

Prorogati i termini della stima Conab

I dati della stima annuale Conab sulle scorte si faranno attendere più del previsto. La società del minagricoltura brasiliano ha infatti deciso di prorogare i termini dell’indagine sino al 27 aprile, in modo da consentire una compilazione più accurata e completa dei questionari spediti ai produttori.

I dati raccolti verranno successivamente elaborati da Conab giungendo così alla stima finale sull’entità complessiva degli stock del paese, sia per quanto riguarda gli arabica che i robusta. Le cifre consentiranno di avere un quadro più chiaro sull’attuale disponibilità di caffè del primo produttore mondiale

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