MILANO – È tuttora emergenza nazionale in Brasile per lo sciopero dei camionisti, che dura ormai da una settimana. Le centinaia di blocchi stradali posti sulle principali arterie di traffico del paese stanno paralizzando trasporti e commercio, con gravi conseguenze sull’approvvigionamento dei generi alimentari freschi di prima necessità e dei combustibili.
All’origine della mobilitazione, la protesta contro i rincari costanti nei prezzi dei carburanti e dei pedaggi autostradali, che incidono per il 70% sui costi degli autotrasportatori.
L’impatto dello sciopero è ancora maggiore, poiché il paese dipende pesantemente dai trasporti su gomma.
Paese nel caos
Intanto, il Brasile è nel caos. La borsa è ai minimi degli ultimi 5 mesi. Il porto di Santos, massimo scalo di imbarco del caffè, è paralizzato da giorni; le lezioni nelle scuole delle maggior metropoli sono state sospese; i servizi pubblici essenziali messi a rischio.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.