MILANO – Non si è ancora addivenuti a una stima definitiva sul nuovo raccolto del Brasile e già si parla del prossimo. Che secondo analisti ed esperti del commercio potrebbe superare quello di quest’anno, considerato di ciclo negativo, ancorché in netta ripresa rispetto al 2022, perlomeno per quanto riguarda gli arabica.
Il meteo è infatti nettamente migliorato e promette buoni volumi di precipitazioni a ottobre e novembre. La scorsa settimana, il Minas Gerais – stato chiave per la varietà più pregiata – ha ricevuto 63,8 mm di pioggia: quasi il doppio rispetto alle medie storiche.
Maxar Technologies prevede, per questa settimana, piogge da moderate a forti, che dovrebbero reintegrare l’umidità dei suoli, favorire lo sbocciare dei fiori e accrescere il potenziale del raccolto 2024/25 del Brasile.
Tutti elementi che stanno contribuendo a una parziale liquidazione delle posizioni sui mercati favorendo il calo dei prezzi intervenuto in queste ultime due settimane nei futures del caffè.
L’Ice Arabica ha iniziato il mese in ripresa: il contratto per scadenza dicembre è volato, lunedì 2 ottobre, a 149,10 centesimi: un guadagno di 295 punti.
Al rivalutarsi della piazza americana ha probabilmente contribuito il giro di vite, annunciato a fine settembre, sulle norme per la certificazione del caffè, che renderà impossibili le ricertificazioni, a partire da dicembre.
A seguire, tre ribassi consecutivi, che hanno portato, giovedì 5 ottobre, a un minimo di 145,40 centesimi.
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