MILANO – Non smette di piovere nella zona collinare dell’interno dello stato di Rio de Janeiro aggravando una situazione già drammatica. L’ennesima frana ha provocato ieri ulteriori 3 morti portando a un totale di 643 le vittime del maltempo degli ultimi 10 giorni. I bilanci più gravi si registrano nelle località di Nova Friburgo, dove le persone morte sono 302, e Teresopolis, che ne conta 272.
Il maltempo in Brasile
Critica anche la situazione di Petropolis, dove in 2800 sono rimasti senza casa e altri 3600 sono stati costretti comunque ad abbandonare le loro abitazioni, con 57 morti. Sumidouro, conta 20 morti, e Sao José do Vale do Rio Preto altre due vittime. Il governo della presidente Dilma Rousseff ha annunciato intanto la creazione di un piano per la prevenzione dei disastri climatici, in cui si specifica che nel Paese “esistono almeno 500 aree a rischio, in cui vivono oltre cinque milioni di persone”.
Secondi gli esperti, l’eccezionale ondata di maltempo abbattutasi sul Brasile non ha arrecato danni alle principali produzioni agricole del paese. Il Minas Gerais, adiacente allo stato di Rio de Janeiro, è stato risparmiato dalle piogge diluviali, ma ha goduto comunque di buoni livelli di precipitazioni, benefici per lo sviluppo delle piantagioni.
In questa stagione, la pioggia è il miglior amico del caffè – ha dichiarato Mario Ferraz, direttore del colosso cooperativo Cooxupé – aggiungendo che “caldo e piogge stanno contribuendo alla formazione di un eccellente raccolto”. Il Brasile è attualmente nel pieno dell’estate, in un periodo in cui le piogge abbondanti sono essenziali per consentire al suolo di accumulare la maggiore quantità di umidità possibile, in vista dei lunghi periodi di siccità autunnale e invernale.
Secondo l’agronomista Gabriel Araujo, che opera nella città di Tres Pontas (Minas Gerais), l’andamento meteo è stato sin qui positivo, anche se è opportuno che i periodi di piogge siano intercalati da giornate di tempo secco.
Aggiornamento Secondo i più recenti aggiornamenti, le forti piogge della settimana scorsa si sposteranno a sud durante questa settimana. Le previsioni sino a venerdì parlano di 100 mm di precipitazioni nel Paraná settentrionale, San Paolo e in parte del Minas Gerais meridionale.
Nel Cerrado Mineiro e nella Zona da Mata, nonché in Espírito Santo e nel sud di Bahia, i valori dovrebbero essere nettamente inferiori. Dal 22 gennaio in poi è atteso un ritorno a condizioni di tempo tipicamente estive in tutte le principali aree del caffè, con sole, caldo e piogge leggere nelle tarde ore del pomeriggio.
Uganda: Export in lieve flessione a gennaio
MILANO – L’export dall’Uganda dovrebbe attestarsi questo mese a 240.000 sacchi, su livelli di poco inferiori a quelli registrati a dicembre, quando sono stati esportati 237.747 sacchi di caffè. Lo sostiene il più recente rapporto diramato dalla locale autorità per lo sviluppo del caffè (Ucda). In esso si legge, tra l’altro, che le esportazioni nel primo trimestre 2010/11 (ottobre-dicembre) sono state di 692.485 sacchi, pari al 4% in più rispetto allo stesso periodo del precedente anno caffeario.
Andamento positivo per gli arabica, che passano da 164.659 a 187.044 sacchi beneficiando dei prezzi remunerativi pagati ai produttori. Negativo invece il trend dei robusta, penalizzati dall’andamento climatico sfavorevole, dall’incidenza di malattie e avversità, nonché dal ridursi delle superfici coltivate dovuto alla crescente urbanizzazione.