MILANO – Stimare il raccolto di caffè del Brasile è un esercizio ancora più aleatorio del solito ai tempi del coronavirus, vista l’impossibilità di compiere analisi capillari sul campo. Per questo motivo, Conab ha sospeso le sue stime ufficiali sul caffè limitandosi a degli aggiornamenti sull’andamento della raccolta nei principali stati, tutti rigorosamente privi di cifre. L’unica stima sin qui diffusa dall’agenzia brasiliana, relativa al raccolto 2020/21, rimane dunque quella preliminare di gennaio, che prevedeva un dato compreso tra i 57,2 e i 62,02 milioni di sacchi.
Più o meno nello stesso range, le previsioni di Ibge (59 milioni di sacchi) e del Consiglio nazionale del caffè (Cnc), massima organizzazione di settore del Brasile.
Secondo il presidente del Cnc Silas Brasileiro, il raccolto di quest’anno si attesterà attorno ai 60 milioni di sacchi; inferiore dunque al dato record di 61,66 milioni di sacchi stimato da Conab nel 2018/19.
Va da sé che Brasileiro fa gli interessi dei produttori e cerca quindi di ridimensionare la aspettative di raccolto, per sostenere i prezzi. Le previsioni degli analisti indipendenti e del commercio si collocano infatti, come sempre, su livelli ben più elevati.
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