MILANO – Forte contrazione dell’export del Brasile durante il mese di maggio, in conseguenza della minore disponibilità di prodotto e delle difficoltà logistiche legate alla pandemia. Secondo i dati mensili di Cecafé, il calo è stato di oltre 900 mila sacchi rispetto a maggio 2019. Complessivamente, il Brasile ha imbarcato il mese scorso 2.978.829 sacchi di caffè in tutte le forme. Ciò è pari al 23,4% in meno in confronto a un anno fa.
L’export di caffè verde segna una flessione del 23,1% a 2.682.760 sacchi, di cui 2,2 milioni di sacchi circa (-27,3%) costituiti da arabica. Si conferma il trend positivo dei robusta, con 484.064 sacchi esportati (+4,7%).
L’export di caffè trasformato del Brasile scende poco al di sotto dei 300 mila sacchi (-25,7%) costituiti perlopiù da solubile.
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