MILANO – L’export del Brasile si mantiene a livelli record, ma subisce un lieve rallentamento, dovuto più alle problematiche logistico-commerciali, che alla disponibilità di materia prima. Secondo i nuovi dati mensili di Cecafé, le esportazioni di caffè in tutte le forme hanno infatti subito a marzo una flessione dell’1,6% risultando pari a 3.438.538 sacchi, non lontano dunque dal dato record dell’anno scorso.
A calare è l’export di caffè verde, che supera comunque i 3 milioni di sacchi attestandosi – per l’esattezza – a 3.067.947 sacchi da 60 kg, in flessione del -2,7% rispetto a marzo 2020.
I minori imbarchi si registrano esclusivamente sul fronte degli arabica, con un calo del 6,3%, a 2.716.212 sacchi.
Cresce ancora, invece, l’export di robusta, che raggiunge i 351.735 sacchi (+38,7%).
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