lunedì 23 Dicembre 2024
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Brasile: ecco come Conab motiva il taglio delle stime sulla produzione

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MILANO – Le nuove cifre di Conab sulla produzione brasiliana elevano le stime sui robusta, ma tagliano quella sugli arabica. Risultato: il raccolto viene stimato ora in 44,77 milioni di sacchi: quasi 800 mila sacchi in meno rispetto a quanto previsto dalla precedente stima, diffusa nel maggio scorso.

A determinare questa correzione, le ridotte aspettative di raccolto nel Minas Gerais, il massimo produttore brasiliano di caffè arabica, che l’eccezionale raccolto di robusta dello stato di Bahia ha compensato solo in parte.

Ma andiamo a vedere, stato per stato, il dettaglio di questa terza stima, che si basa su un’indagine sul campo svolta durante il mese di agosto. A raccolta dunque quasi conclusa.

Minas Gerais

Il raccolto del Minas Gerais viene stimato in 24,38 milioni di sacchi (di cui 24,04 di arabica), in calo del 20,7% rispetto al dato record dell’anno scorso. Oltre che dalla ciclicità negativa, il risultato è stato condizionato da una serie di fattori e variabili locali, il cui impatto si è rivelato maggiore del previsto.

Il calo di produttività minore (-18,1%) rispetto a quello della produzione riflette una contrazione delle superfici produttive nell’ordine del 3,2%, dovuta principalmente alle potature e, in minor misura, all’abbandono della coltura avvenuto in alcune aree.

La flessione produttiva più pronunciata si riscontra nel Cerrado Mineiro (Triângulo, Alto Paranaíba e Noroeste), dove la produzione crolla a 3,97 milioni di sacchi (-46,3%).

Gli effetti ciclici sono stati accentuati dall’incidenza significativa delle avversità agricole. In particolare della scolite del caffè, che ha influito negativamente anche sulla qualità del prodotto.

La regione del Sul e Centro Oeste subisce un calo del 20,5%, a 13,22 milioni di sacchi. Le superfici produttive hanno subito una contrazione nell’ordine del 5,8%, per effetto delle potature drastiche (“esqueletamento”).

Ma anche dalla sostituzione degli arbusti più anziani. La forte espansione delle aree in formazione (+50,4%) rivela, allo stesso tempo, un’espansione della coltura in nuove aree.

Va inoltre tenuto conto delle gelate che hanno interessato alcune aree circoscritte, nell’inverno trascorso.

Conab segnala anche difficoltà crescenti nel reperimento della manodopera agricola, maggiormente necessaria in questi territorio, in ragione delle loro particolarità morfologiche, che rendono spesso impossibile la raccolta meccanizzata.

Raccolto in calo del 1,6% in Norte de Minas, Jequitinhonha e Mucuri. Qui ha inciso negativamente la parziale riduzione delle aree produttive e la durata anomala del periodo delle precipitazioni, che si è prolungato sino a inizio agosto intralciando la raccolta.

La produttività di quest’area (18,65 sacchi/ha) rimane nettamente al di sotto di quella media dello stato.

Inversione di ciclo

Zona da Mata, Rio Doce e Central hanno beneficiato, per effetto dell’inversione di ciclo, di un’annata positiva. L’incremento produttivo è stato nell’ordine dell’8,6%, inferiore comunque alle aspettative di partenza.

Le precipitazioni di maggio e giugno hanno complicato le operazioni post-raccolta ripercuotendosi negativamente sulla qualità media dei chicchi.

Espírito Santo

La produzione dell’Espírito Santo è complessivamente in calo dell’1,5%, per effetto della flessione del raccolto di arabica, in calo di oltre un quarto (-25,7%) rispetto alla stagione passata.

Il raccolto di robusta, che torna a costituire quasi i due terzi della produzione totale dello stato, risale a oltre 5,9 milioni di sacchi (+17,5%), dai 5 milioni scarsi del 2016/17.

Dopo i danni arrecati dalla siccità negli anni trascorsi, la situazione appare in lento miglioramento per quanto riguarda la coltura del conillon.

I dati Conab indicano anche una consistente riduzione delle superfici coltivate, passate da 260 a poco più di 235 mila ettari.

San Paolo

Il raccolto del San Paolo ha subito una forte contrazione della produzione (-28,2%) imputabile principalmente a fattori ciclici. Anche in questo caso, il calo è stato maggiore del previsto, per l’elevata incidenza della scolite del caffè.

Bahia

Con un incremento sull’anno nell’ordine del 60,6%, Bahia è lo stato che archivia questa stagione con il migliore bilancio. L’andamento è stato in realtà fortemente differenziato, in funzione delle aree geografiche e delle varietà.

Le regioni del Cerrado Bahiano e del Planalto, che coltivano gli arabica, registrano infatti raccolti in flessione rispettivamente del 15,8% e 25,1%.

Vola invece la produzione della regione dell’Atlântico (robusta), che raggiunge i 2,38 milioni di sacchi (+188,1%), con una produttività vicina ai 51 sacchi/ha. Il risultato riflette le favorevoli condizioni climatiche, ma anche la forte espansione delle aree produttive avvenuta negli ultimi anni.

Rondônia

Annata buona anche in Rondônia (robusta), dove il raccolto è in crescita del 19,1% e la produttività del 40,6%. Merito del clima propizio, ma anche del rinnovo delle piantagioni con varietà selezionate e all’adozione di pratiche colturali più avanzate.

Paraná

Bilancio parzialmente positivo nel Paraná (arabica), dove la produzione è sì in crescita (+15,6%), ma meno del previsto, a causa del regime, a tratti anomalo, delle precipitazioni, che ha moltiplicato le fioriture e ha complicato, in alcuni periodi critici, l’applicazione dei fertilizzanti.

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