MILANO – Brusca frenata dell’export del Brasile a gennaio. Secondo il Consiglio degli esportatori di caffè del Brasile (CeCafé), nel primo mese del 2016, gli imbarchi del primo produttore mondiale hanno segnato una flessione dell’11,4% a volume. Ancora più netto il calo a valore (-34%), che riflette gli attuali bassi livelli dei prezzi.
Rimane positiva, anche se di poco, l’evoluzione nei primi 7 mesi dell’anno di raccolto brasiliano (luglio 2015-gennaio 2016).
Ma torniamo al mese appena trascorso. L’export complessivo di caffè in tutte le forme del Brasile è stato di 2.709.399 sacchi, contro 3.058.483 sacchi a gennaio 2015 (-11,4%).
A tale volume corrisponde un valore di 401,421 milioni di dollari (-34%), per un prezzo medio per sacco da 60 kg di 148,16 dollari, a sua volta in calo del 25,5%.
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