MILANO – La crisi logistica continua a ripercuotersi sull’export del Brasile, in calo a ottobre di oltre un quinto rispetto a un anno fa. Secondo i dati diffusi da Cecafé, le esportazioni di caffè in tutte le forme sono state pari, il mese scorso, a 3.431.172 sacchi: il 23,8% in meno rispetto a ottobre 2020.
L’export di caffè verde è in flessione del 25,2%, a 3.117.273 sacchi, di cui 2.883.755 (-22%) di arabica e 233.518 di robusta (-50,4%).
Le vendite all’estero di caffè trasformato ammontano a 313.899 sacchi (-6,3%), in massima parte di solubile.
L’export dei primi 10 mesi del 2021 scende a 33.274.973 sacchi, contro 35.528.038 sacchi nel pari periodo dell’anno scorso (-6,3%). I volumi di caffè verde superano di poco i 30 milioni di sacchi (-6,5%).
La flessione dell’export di arabica è, tutto sommato, contenuta (-4,1%). Molto marcata invece quella dei robusta (-22,8%), i cui imbarchi sono inferiori di quasi un milione di sacchi rispetto a un anno fa.
Infine, le esportazioni di caffè trasformato sono state di 3.252.862 sacchi (-4,8%).
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