MILANO – Ancora una battuta d’arresto per l’export del Brasile, questa volta del tutto inattesa. Perlomeno nelle proporzioni. Secondo i dati del Consiglio Brasiliano degli Esportatori di caffè (Cecafé), gli imbarchi di caffè in tutte le forme del primo produttore mondiale sono stati pari, il mese scorso, a poco meno di 2,3 milioni di sacchi.
Ciò equivale a un -12,9% rispetto ad agosto e a un -25,1% rispetto a settembre 2016. L’export di caffè verde è in calo del 24,2%.
I volumi di arabica subiscono una flessione di oltre 600 mila sacchi rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Quelli di robusta (-26,9%) sono ridotti a un quantitativo quasi insignificante (poco più di 20 mila sacchi). Forte contrazione anche per le vendite all’estero di prodotto trasformato (-31,1%) costituite perlopiù da caffè solubile.
Export dei primi 9 mesi
L’export complessivo di caffè dei primi 9 mesi dell’anno segna
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