Doccia fredda da Conab. La seconda stima ufficiale (pre-raccolto) per il 2015/16 realizzata dell’agenzia specializzata del minagricoltura brasiliano smentisce seccamente le previsioni, moderatamente ottimistiche, emerse nelle ultime settimane.
Secondo Conab, il Brasile raccoglierà quest’anno 44,28 milioni di sacchi da 60 kg, di cui 32,91 milioni (+1,9%) di arabica e 11,35 (-13%) di robusta (conilon). Si tenga conto della lieve discrepanza tra parziali e totale delle cifre, dovuta ad arrotondamenti non indicati chiaramente nella tabelle.
Il dato complessivo segna una flessione del 2,3% rispetto alla produzione brasiliana 2014/15, che è stata di 45,34 milioni di sacchi.
L’area coltivata è pari a 2,26 milioni di ettari (di cui 1,94 produttivi), in lievissima crescita (+0,2%) rispetto all’anno scorso.
Nella sua prima stima, diffusa a metà gennaio, Conab aveva previsto un raccolto compreso tra i 44,11 e i 46,61 milioni di sacchi. Questa seconda stima si colloca dunque poco al di sopra del valore minimo della prima.
Le correzioni negative più evidenti, rispetto ai dati della stima di gennaio, riguardano Espírito Santo (per i robusta) e San Paolo (per gli arabica).
Il raccolto del Minas Gerais (massimo stato produttore brasiliano) crescerà del 4,4% a 23,64 milioni di sacchi (quasi esclusivamente di arabica).
Molto diversi gli andamenti da regione a regione. Sul e Centro-Oeste registreranno una produzione pressoché invariata rispetto all’anno precedente.
Triângulo, Alto Paranaíba e Noroeste subiranno la flessione più forte (-12,6%), in conseguenza della ciclicità negativa e dei danni causati dalla siccità dell’anno scorso, che l’andamento climatico favorevole prevalso a partire da novembre non è riuscito a compensare del tutto.
Sarà invece un anno di ciclicità positiva in Zona da Mata, Rio Doce e Central, dove la produzione è prevista in crescita del 33,3%.
Norte, Jequitinhonha e Mucuri segneranno infine un calo del 5,2%, sul quale ha inciso anche il clima molto caldo di inizio 2015.
Dopo il raccolto record dell’anno scorso, l’Espírito Santo accuserà quest’anno un calo del 18% della produzione, che scenderà a 10,506 milioni di sacchi, contro i 12,8 dell’anno passato.
Peggiorano, in particolare, le previsioni relative al raccolto di robusta, che crollerà a 7,76 milioni di sacchi, contro i quasi 10 milioni della campagna 2014/15 (-22%). Più contenuta la flessione degli arabica (-3,9%), di cui verranno raccolti 2,745 milioni di sacchi.
Il risultato negativo va principalmente imputato alla siccità intervenuta tra dicembre 2014 e febbraio 2015, che si è ripercossa negativamente sulle fasi finali della maturazione delle piante.
Le piogge scarse e il forte stress idrico nel periodo critico di formazione del raccolto, unite ai postumi della siccità dell’anno scorso, hanno accentuato gli effetti del ciclo negativo nel San Paolo portando a una consistente revisione al ribasso delle stime. Il raccolto del secondo stato produttore brasiliano di arabica è previsto ora in 3,83 milioni di sacchi, pari a una flessione sull’anno del 16,4%.
La produzione crescerà marginalmente (+0,4%) nello stato di Bahia, dove l’arretramento nelle regioni di Cerrado (-19,4%) e Planalto (-5,6%) sarà controbilanciato dal buon andamento (+13,8%) nella regione dell’Atlântico.
Le uniche note positive giungono da Rondônia (+25,7%) e Paraná. In quest’ultimo stato, la produzione è prevista in forte ripresa (+105,9%), dopo il crollo produttivo causato dai gravi episodi climatici dell’annata passata (gelo e successiva siccità).