MILANO – Conab rifà i conti e taglia di un milione di sacchi le previsioni per il raccolto di quest’anno (2013/14). La nuova stima ufficiale è stata presentata lunedì pomeriggio (tarda sera in Italia), in una conferenza stampa organizzata nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantenario dell’Ico.
L’agenzia specializzata del minagricoltura brasiliano quantifica ora il raccolto 2013 in 47,54 milioni di sacchi: esattamente un milione di sacchi in meno rispetto al dato (48,59 milioni) indicato nella seconda stima, diffusa lo scorso mese di maggio.
Il taglio delle cifre è dovuto alle ridotte aspettative per quanto riguarda il raccolto di robusta (conilon), che viene ora stimato in 10,88 milioni di sacchi, principalmente per effetto di un andamento inferiore alle previsioni della stagione di raccolta nell’Espírito Santo.
Per contro, la stima sulla produzione di arabica subisce una lieve correzione al rialzo (circa 260mila sacchi) risultando pari a 36,66 milioni di sacchi.
Nonostante questo parziale ridimensionamento, il raccolto 2013/14 rimane il più abbondante di sempre per un’annata negativa del ciclo biennale, inferiore di appena il 6,46% (3,28 milioni di sacchi) alla produzione record del 2012/13, di 50,83 milioni di sacchi.
Il raccolto di arabica costituisce il 77,12% della produzione complessiva.
A riprova dell’attenuarsi del fattore ciclico, gli arabica subiscono un calo sull’anno estremamente contenuto: appena 1,68 milioni di sacchi (-4,37%).
Molto più marcata, in compenso, la flessione dei robusta, la cui produzione segna una caduta sull’anno del 12,86%.
L’area coltivata a caffè si estende su un totale di 2.312.152 ettari (-0,74% rispetto al 2012/13), di cui 2.009.864 produttivi.
Il 53,49% delle superfici (pari a 1,2369 milioni di ettari, per il 98,82% di arabica) è concentrato nello stato del Minas Gerais. L’Espírito Santo si conferma il secondo stato produttore brasiliano, con poco meno di mezzo milione di ettari. Di seguito la stima di Conab (cliccare per ingrandire)
In virtù del favorevole andamento climatico e degli investimenti resi possibili dai prezzi elevati degli anni trascorsi, il Minas Gerais registra un raccolto eccezionalmente abbondante per un’annata negativa: 26,158 milioni di sacchi, ossia appena il 2,4% in meno (-4,7% per quanto riguarda specificamente gli arabica) rispetto al 2012/13, con una resa media per ettaro elevatissima (25,22 sacchi/ha).
Al dato ha contribuito l’invertirsi del ciclo biennale in alcune regioni, con il ricorrere di un’annata positiva nella Zona da Mata Mineira e nella Serra da Mantiqueira (Sul de Minas).
La flessione più marcata (-20,40%) si riscontra nella regione del Cerrado Mineiro. Pur evidenziando un calo del 20,84%, la produttività rimane comunque elevatissima (29,28 sacchi/ha). A incidere sulla variazione negativa, oltre al ricorrere dei fattori ciclici, il regime anomalo delle precipitazioni di alcune regioni.
La qualità delle cure agricole e le buone condizioni climatiche nel periodo post-fioritura hanno minimizzato gli effetti negativi del ciclo biennale sulla produzione del Sul de Minas (Sul e Centro Oeste), stimata in 12.280 milioni di sacchi, in calo del 10,96%.
Nonostante le condizioni climatiche per lunghi tratti avverse, le regioni di Norte de Minas, Jequitinhonha e Mucuri limitano i danni, con una flessione sull’anno precedente pari ad appena il 7,4%.
È bene sottolineare che il Norte de Minas si caratterizza per una grande eterogeneità tipologica, contraddistinta dal coesistere di aree di coltura promiscua (dove il caffè è consociato ad altre piante) e zone di coltura irrigata ad alta tecnologia, con rendimenti elevatissimi.
In forte crescita, infine, i raccolti della Zona da Mata, dove la ciclicità positiva e l’espansione delle aree produttive (+1,8%) hanno spinto la produzione a 8,192 milioni di sacchi, con un incremento sull’annata anteriore del 33,49%.
Conab osserva che lo stato di salute vegetativa degli arbusti è buono, ma rileva, in pari tempo, anche l’impatto negativo (soprattutto sulla qualità) causato dalla siccità di dicembre (specie nelle aree di minor altitudine) e dalle precipitazioni coincise, a maggio, con l’inizio del periodo di raccolta.
Come già detto, il taglio di un milione di sacchi alla stima sul raccolto brasiliano è dovuto, in primo luogo, al drastico ridimensionamento delle aspettative produttive nell’Espírito Santo, dove ci si attende ora una produzione di 11,697 milioni di sacchi (contro i 12,58 milioni stimati a maggio), con un calo produttivo sull’anno precedente del 6,44%.
Il raccolto di arabica è in netta crescita (+25%) avendo beneficiato di buone condizioni climatiche, nonché delle prime ricadute positive del programma Renovar Café Arábica.
È la produzione di robusta a registrare invece un calo drastico (-15,5%), causato dapprima alle piogge eccessive nel periodo della fioritura, che hanno oltretutto complicato l’applicazione dei fertilizzanti, e in seguito dalla siccità, che ha influito negativamente durante il periodo di formazione e maturazione dei frutti.
Oltre che sulla qualità, il clima sfavorevole si è ripercosso anche sulla qualità, con un’incidenza maggiore di chicchi difettosi.
Il report sottolinea l’importanza del Programma di miglioramento della qualità varato nello stato di Espírito Santo nel motivare i produttori a investire nella razionalizzazione delle colture e nell’elevamento degli standard qualitativi.
Lo stato che ha risentito maggiormente della flessione biennale è il San Paolo, dove la produzione subisce un drastico calo del 28% scendendo a 3,845 milioni di sacchi, pur mantenendosi comunque su rese medie elevate (24,20 sacchi/ha).
Sulla flessione hanno influito anche il lungo periodo di siccità del 2012 e le precipitazioni eccessive coincise con il periodo della raccolta.
Il report osserva intanto un incremento della densità di impianto nelle aree in formazione, che dovrebbe contribuire a elevare ulteriormente, in futuro, gli indici di produttività.
Produzione in calo generalizzato nello stato di Bahia, dove siccità, alte temperature e precipitazioni irregolari hanno danneggiato sia gli arabica (-18,3%), che i robusta (-10,7%). Il dato complessivo segna un arretramento del 15,45% rispetto al 2012/13, fermandosi a 1,817 milioni di sacchi.
Annata positiva per il Paraná. La produzione (100% arabica) cresce del 3,8% e si attesta a 1,64 milioni di sacchi (circa il 4% in meno rispetto al dato indicato nella stima di maggio).
In lieve flessione, infine, la produzione dello stato di Rondônia, che risulta pari a 1,357 milioni di sacchi.
Conab ha diffuso la settimana scorsa anche la stima sulle scorte private brasiliane, che alla data del 31 marzo risultavano pari a 13,938 milioni di sacchi, con un incremento di quasi il 66% rispetto al livello riscontrato alla stessa data del 2012. Nella tabella sottostante, il raffronto tra la produzione brasiliana 2012/13 e 2013/14.