MILANO – L’export del Brasile segna il passo, rispetto all’anno scorso, nonostante il maggiore raccolto di quest’anno. A luglio, le esportazioni di caffè in tutte le forme sono state pari a 2.476.437 sacchi: il 14,9% in meno rispetto allo stesso mese del 2021.
Il tutto a fronte invece di un forte incremento a valore (+40,3%), che riflette i prezzi elevati vigenti sui mercati internazionali.
L’export di caffè verde è in calo del 15,8%, a 2.168.372 sacchi, di cui 2.023.747 sacchi di arabica (-6,5%) e soli 144.625 di robusta (-64,8%).
Arretrano anche le vendite di caffè trasformato (-7,9%), pari a 308.065 sacchi, in massima parte di solubile.
L’export di caffè in tutte le forme del Brasile, per i primi 7 mesi dell’anno, è pari a 22.443.793 sacchi, in flessione del 5,9%. A ciò corrisponde un dato a valore di oltre 5,2 miliardi di dollari, in crescita del 62,4% sul pari periodo dell’anno scorso.
Gli imbarchi di caffè verde sono pari a 20.238.391 sacchi (-6,5%). I volumi di arabica sono in linea con quelli del 2021 (+0,1%), a 19.299.057 sacchi.
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