lunedì 23 Dicembre 2024
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Brasile: i prezzi scendono, rallenta il commercio del nuovo raccolto

Le riserve idriche del suolo appaiono sufficienti ad assicurare un’adeguata maturazione dei frutti” ha dichiarato Paulo Elias, uno dei massimi responsabili della cooperativa di São Sebastião do Paraiso (Minas Gerais), che conta quasi 6mila associati, per una produzione media di 3,7 milioni di sacchi

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BRASILE – I prezzi in calo a seguito del buon andamento della fioritura stanno imprimendo un rallentamento al ritmo di commercializzazione del nuovo raccolto. Lo afferma il Consiglio brasiliano del caffè in un report diffuso. I produttori tengono il caffè nei magazzini, in attesa di una ripresa dei prezzi – si legge in una comunicazione del massimo organo di coordinamento del settore caffeario brasiliano, che esprime inoltre la sua preoccupazione per il basso livello delle scorte governative e auspica un asta per l’acquisto di 6 milioni di sacchi ai fini del reintegro delle stesse.

Brasile: si registra intanto il ridursi del differenziale negativo sulle origini

Dopo che il mercato newyorchese ha perso il 4,4% la settimana trascorsa. La coffee belt ha beneficiato di buone precipitazioni nell’arco del week-end ed è previsto l’arrivo di un nuovo fronte freddo a metà settimana. Il gigante cooperativo Cooparaiso definisce buono l’andamento della fioritura.

“Dopo le piogge dello scorso inverno è subentrato un periodo di siccità seguito dalle precipitazioni di fine settembre, che hanno consentito una fioritura uniforme delle colture.  Le riserve idriche del suolo appaiono sufficienti ad assicurare un’adeguata maturazione dei frutti” ha dichiarato Paulo Elias, uno dei massimi responsabili della cooperativa di São Sebastião do Paraiso (Minas Gerais), che conta quasi 6mila associati, per una produzione media di 3,7 milioni di sacchi.

Secondo Elias, il 30% delle aree sono state interessate lo scorso anno da interventi di potatura drastica e dovrebbero presentare una produttività elevata nell’annata 2013/14. Un ulteriore 40% ha avuto una produttività da media a buona nel 2012 e dovrebbe raggiungere livelli di produttività media nel 2013. Un fattore limitante la produttività del prossimo raccolto potrebbe essere costituito dall’intensa caduta delle foglie provocata durante l’inverno dalle forti escursioni termiche notturne. Peserà inoltre la maggiore incidenza di alcune tipologie di avversità.

L’export brasiliano di caffè verde è stato il mese scorso di 1,94 milioni di sacchi (dati Cecafé), in calo del 25% circa rispetto allo stesso mese del 2011. Anche il Vietnam entra in un’annata di minor raccolto

Da un sondaggio compiuto da Bloomberg presso 8 trader internazionali, è emersa una previsione media di 1,45 milioni di tonnellate (24,2 milioni di sacchi), in calo del 9,4% rispetto ai 26 milioni costituenti la stima Volcafe per il 2011/12. Più pessimistiche le previsioni del vice presidente dell’associazione del caffè e del cacao di Vietnam (Vicofa) Do Ha Nam, che oltre un mese fa ha pronosticato un possibile calo produttivo del 15-20% sull’anno precedente.

A determinare la flessione, oltre allo stress vegetativo delle piante dopo un annata record, le minori piogge durante alcuni dei periodi chiave. In particolare, il basso livello delle precipitazioni a partire da fine giugno e per tutto luglio e agosto. I valori sono stati nettamente inferiori a quelli delle annate passate, secondo il dipartimento di meteorologia della provincia di Dak Lak, massima area di produzione del paese.

La prolungata siccità ha condizionato la maturazione dei frutti rendendo inoltre le piante più vulnerabili agli attacchi dei parassiti e delle malattie. Ulteriori fattori che potrebbero influire sulle rese e sulla qualità sono l’età degli arbusti e il meteo negativo durante il periodo della raccolta. Le operazioni di raccolta sono già iniziate in alcune aree e dovrebbero entrare nel vivo di qui alla fine del mese. Il Vietnam ha esportato a settembre 75mila tonnellate di caffè, stando alle cifre preliminari dell’ufficio generale di statistica (Gso) di Hanoi. Tale dato, sempre secondo il Gso, porterebbe il totale delle esportazioni nell’arco dell’annata caffearia 2011/12 al livello record di 1,6 milioni di tonnellate.

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