MILANO – Con l’obiettivo di promuovere in Italia le eccellenze agroalimentari brasiliane,
compreso il caffè, l’Ambasciata del Brasile a Roma ha realizzato opuscoli dai
titoli “Caffè Brasiliani con Indicazione Geografica”, in cui si presentano caffè con
Indicazione di Provenienza (IP) e Denominazione di Origine (DO). Gli opuscoli
sono anche disponibili in questo sito.
Il Brasile è tradizionalmente il più grande produttore ed esportatore mondiale di caffè
Coltura e cultura che simboleggiano l’eccellenza dell’agroalimentare brasiliano. I brasiliani sono, in termini assoluti, anche il secondo principale mercato di consumo della bevanda.
Si tratta altresì del prodotto “made in Brazil” con il maggior numero d’indicazioni geografiche (IG) registrate presso l’Istituto nazionale della proprietà industriale
(INPI).
Questo interessante aspetto riflette non solo la qualità del caffè, ma anche il suo vincolo speciale con il paesaggio, la storia, il territorio, l’elemento umano e la cultura nazionale. La bellezza delle regioni dove si produce il caffè in Brasile, insieme alla natura, si traduce in un prodotto di sapore speciale, autentico e unico, come il Brasile stesso.
Tra le denominazione, possiamo menzionare Alta Mogiana, Mantiqueira, Caparaó, Espírito Santo, Oeste da Bahia, tutte sinonimi di eccellenza
Il rito del caffè è stato da sempre un vero simbolo della simpatia, allegria e dell’ospitalità del popolo brasiliano. Ë inoltre un elemento di socialità per la popolazione e la sua produzione e consumo raccontano un po’ della storia economica e culturale del Paese. In Brasile, la prima colazione è riferita come “o café da manhã”, cioè “il caffè del mattino”.
A cavallo tra il XIX e XX secolo, il successo delle piantagioni di caffè nel sud-est brasiliano ha generato un surplus di reddito che ha favorito l’allora incipiente industrializzazione brasiliana. San Paolo, all’epoca principale Stato produttore di caffè, è non a caso lo Stato del Brasile con il maggior numero di discendenti italiani, molti dei quali costituivano la mano d’opera per le piantagioni di caffè o per l’industria nascente.
La forte immigrazione italiana in Brasile nel secolo XIX e inizio del secolo XX si sente ancora oggi attraverso la presenza di tanti discendenti d’italiani in stabilimenti produttori di caffè in Stati come Minas Gerais, Espírito Santo, São Paulo, Bahia e Paraná, in territori di straordinaria bellezza, dove si producono varietà come Catuaí, Catuaí Amarelo, Bourbon
Amarelo, Acaiá, tra le altre.
Il Brasile conserva con vegetazione autoctona oltre il 60% del territorio nazionale
E coltiva solamente incirca il 7,6% del territorio per produzione agricola. Circa 8 milioni di posti di lavoro sono generati dalla filiera del caffè. Incirca il 72% dei produttori di caffè sono piccoli produttori e produttori familiari. Il Brasile è anche il più grande produttore di caffè certificato al mondo (Incirca il 28% del caffè certificato commercializzato al mondo è brasiliano, con attenzione alla sostenibilità e alla tracciabilità), e anche con crescente presenza di caffè biologico.
Gli opuscoli hanno, in questo cotesto, l’obiettivo di far conoscere meglio il caffè del Brasile e il suo vincolo con il territorio brasiliano, qualità che fa sì che il Brasile sia conosciuto anche come la “Coffee Nation”.
Link diretti per gli opuscoli del caffè:
Italiano:
https://sistemas.mre.gov.br/kitweb/datafiles/Roma/it/file/Caff%C3%A8%20Brasil
iani%20con%20Indicazione%20Geografica.pdf
Inglese:
https://sistemas.mre.gov.br/kitweb/datafiles/Roma/it/file/Brazilian%20Coffees%2
0with%20Geographical%20Indication.pdf